LA STAMPA DI FEBBRAIO 2017

img

GIORNALE DI BRESCIA - Giovedì 16 febbraio 2017 – pag. 58
LETTERE AL DIRETTORE

DISSERVIZI
Posta: gli avvisi non consegnati a Sanpolino

Buongiorno, vorrei unire (purtroppo)lamia voce al coro delle proteste per la mancata consegna della corrispondenza a Brescia.
Abito a Sanpolino e la situazione della posta a singhiozzo sta traducendosi anche in molta posta non pervenuta e che immagino mai perverrà. Mi riferisco in particolare alle rette della scuola dell'infanzia comunale della mia bambina di quattro anni: non sono stati consegnati gli avvisi di pagamento di settembre/ottobre né di novembre/dicembre (che scadeva il 13 febbraio). Per fortuna in entrambi i casi le gentili operatrici del Comune di Brescia, alla mia richiesta telefonica, hanno risposto inviandomi una mail con i dati della fattura per effettuare il bonifico senza maggiorazioni, però giustamente l’addetta che mi ha risposto ha sottolineato il fatto che dovranno fare dei controlli e poi inviare gli avvisi di sollecito a chi non si è fatto vivo per buona volontà (o semplicemente perché non ci ha pensato). Questo comporterà perdita di tempo e denaro per il Comune di Brescia, ossia per noi cittadini!
Inoltre, non ho ricevuto due avvisi dell’ATS (ex ASL) per le vaccinazioni della mia bambina di un anno: anche in questo caso per ben due volte ho telefonato all’ATS per chiedere informazioni e fortunatamente il giorno dell’appuntamento non era già trascorso e ho potuto prenderne nota. Insomma, bisogna affidarsi alla buona sorte!
E fin qui parliamo di quelle cose di cui mi sono ricordata: e tutto ciò di cui non sono a conoscenza? A parte alcune pubblicazioni a cui la mia famiglia è abbonata e a cui ormai nemmeno penso più, ci sarà anche altra corrispondenza di cui non saprò mai nulla? Forse è meglio non porsi altre domande e affidarsi per quanto possibile alla propria memoria almeno per non incorrere in sanzioni o ritardi che purtroppo non solo coinvolgono il lato economico, ma anche quello della salute...
Lettera firmata

img

GIORNALE DI BRESCIA · Martedì 7 febbraio 2017 pag. 12

LA CITTÀ
Caso Poste, «chiederemo chiarimenti al Governo»
Disservizi

«Urgono un incontro con Poste e chiarimenti da parte del sottosegretario Nava». Così il consigliere regionale del Pd, Gianantonio Girelli, interviene in merito ai disservizi registrati negli ultimi mesi anche in Lombardia relativamente alla gestione della posta, dopo l’introduzione della consegna a giorni alterni.
«Su tutto il territorio lombardo le cose sono andate man mano peggiorando - si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del gruppo Pd in Regione-: il caos di Poste italiane sta coinvolgendo sempre più province ed è acuto nel bresciano. Il rischio, lo aveva già denunciato il Pd, a seguito dell' ultima audizione in Commissione Attività produttive, è di portare al collasso l'intero sistema».
«A seguito delle ultime notizie di cronaca che abbiamo appreso a mezzo stampa, dalle quali emergerebbe un aumento dei disguidi e delle segnalazioni per le mancate consegne, con proteste da parte degli utenti - aggiunge Girelli - chiediamo chiarimenti al sottosegretario alle Riforme istituzionali, agli enti locali, alle sedi territoriali e alla programmazione, Daniele Nava, che da mesi sta seguendo la partita e, a nostra volta, ci attiviamo per richiedere al più presto un incontro con i vertici di Poste italiane per fare il punto su una situazione che ci sembra sia ormai sfuggita di mano».
Sul «caso» si sono mobilitati anche l’on. Alfredo Bazoli con una interrogazione parlamentare, il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, che ha contattato il sottosegretario con delega alle Telecomunicazioni, Antonello Giacomelli, e il prefetto Valerio Valenti.

img

GIORNALE DI BRESCIA · Martedì 7 febbraio 2017 pag. 59

A FIUMICELLO
La posta è arrivata ma soltanto per una giornata
Dopo la lettera al direttore del 25 gennaio, mi permetto anch'io di ribadire lo stato della mancata consegna della corrispondenza. Abito anch'io a Fiumicello e, dopo l’annuncio della convocazione di Poste Italiane da parte del Prefetto, sabato 28 gennaio ho ricevuto una quintalata di posta arretrata anche se non completa. Da quel giorno, è passata una settimana, non si è visto più nessuno. Ci prendono forse in giro? Grazie per l'ospitalità.
Guido Lo Piccolo Brescia

img

BRESCIAOGGI Martedì 7 Febbraio 2017 pag. 57
Lettere al direttore
LA DENUNCIA
Poste a rischio Collasso
Egregio direttore,
il caos di Poste italiane sta coinvolgendo sempre più province ed è acuto nel Bresciano. Il rischio, come aveva già denunciato il Pd a seguito dell'ultima audizione in Commissione Attività produttive, è di portare al collasso l'intero sistema. A seguito delle ultime notizie di cronaca, dalle quali emergerebbe un aumento dei disguidi e delle segnalazioni per le mancate consegne, con proteste da parte degli utenti, chiediamo chiarimenti al sottosegretario alle Riforme istituzionali, agli enti locali, alle sedi territoriali e alla programmazione Nava, che da mesi sta seguendo la partita e, a nostra volta, ci attiviamo per richiedere al più presto un incontro con i vertici di Poste italiane per fare il punto su una situazione che ci sembra sia ormai sfuggita di mano.
Gianantonio Girelli
CONSIGLIERE REGIONALE PD

img

GIORNALE DI BRESCIA · Sabato 4 febbraio 2017 pag. 20
LA CITTÀDISSERVIZI
Poste Italiane rassicura la Regione su disagi e disservizi
«Ho avuto personalmente rassicurazioni da Poste Italiane su quanto annunciato al "Tavolo di Varese". Poste mi ha annunciato ulteriori misure correttive e il rafforzamento dell’organizzazione nelle città e province che hanno subito e stanno manifestando disagi dalla consegna della posta per normalizzare il servizio».
Così il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con deleghe a Riforme istituzionali, Sedi territoriali e Programmazione Daniele Nava in merito al Tavolo Poste di Varese. Etra le città che hanno subito disagi e disservizi c’è senza dubbio Brescia, come ampiamente raccontato in questi mesi dal nostro giornale.
«Sono particolarmente soddisfatto –ha spiegato il sottosegretario Nava- dei risultati, maturati durante i nostri tavoli regionali. Questo importante risultato, che speriamo a breve possa portare a una regolarizzazione dei servizi, non sancisce la fine dell’impegno da parte di Regione Lombardia, ma anzi ci vedrà ancor più coinvolti nelle prossime settimane in un monitoraggio costante del servizio, territorio per territorio.
«È proprio in corso in queste ore - ha concluso il sottosegretario Nava - la calendarizzazione di alcuni appuntamenti che vedranno la partecipazione diretta di Poste Italiane e degli uffici regionali coinvolti, in modo tale da analizzare nel dettaglio le criticità ed esser sempre più vicino alle richieste del nostro territorio».

img

GIORNALE DI BRESCIA · Sabato 4 febbraio 2017 pag. 63
DISSERVIZI
Quelle bollette recapitate fuori tempo
Egregio direttore, disturbo per l’ennesima volta nella speranza di porre fine ad un problema che credo non riguardi solo me ma altri cittadini. Da tempo segnalo il disservizio di recapito delle bollette di energia elettrica da parte dell’Enel, nel senso che tali fatture venivano recapitate molto in ritardo, talora solo il giorno prima della scadenza. Il suo giornale ha pubblicato almeno due volte lamia segnalazione e grazie a questo sono stato contattato sia da parte della ditta incaricata del recapito delle fatture sia da parte di personale Enel. Ovviamente ho assistito all’ennesimo scarico di responsabilità, ma comunque speravo che, avendomi risposto, per il futuro il problema sarebbe stato risolto. Invece oggi ho avuto la sorpresa di aver addebitato sul mio conto corrente la spesa dell’ultima fornitura elettrica per la quale tuttavia non ho ancora ricevuto la bolletta e quindi non sono in grado di capire i consumi da me effettuati. Le confesso che sono al limite della sopportazione ma spero con questa mia di rimarcare nuovamente il disservizio che penalizza me e credo molti altri utenti. Grazie per l’attenzione.
Adriano Jacini Erbusco

img

BRESCIAOGGI Venerdì 3 Febbraio 2017 pag. 9
Cronaca

LA POLEMICA. Il sindacato vuole sedere al tavolo voluto dal prefetto
Caos Poste, Uil all’attacco: «Tutta colpa dei troppi tagli»
Dallo scorso 2 novembre nel Bresciano le zone di recapito sono state ridotte da 650 a 490

La Uil di Brescia chiede che anche i sindacati siano coinvolti nel tavolo sulle inefficienze postali annunciato dal prefetto. La costituzione di un osservatorio viene a seguito dell’ormai cronico malcontento dei cittadini, che se va bene si vedono recapitare la corrispondenza con forti ritardi, se va male non la vedono proprio arrivare. Disservizi, spiega il segretario provinciale di UilPoste Angelo Lo Presti, che l’azienda ha imputato al periodo natalizio carico di consegne, ma che in realtà risale a molto prima: «I problemi nascono dai continui tagli che l’azienda opera, sia sul numero di zone postali, che di giornate di consegna».
Basti pensare, spiegano dal sindacato di via Vantini, che dal 2 novembre nella provincia di Brescia le zone di recapito sono passate da 650 a 490, aumentando ulteriormente il raggio d’azione dei singoli postini, più volte rivisto. Aumento che, come ha sottolineato il segretario provinciale Mario Bailo, non solo porta un disservizio, ma obbliga il personale a correre mettendone a rischio l’incolumità. «Si sta verificando un aumento degli infortuni – spiega – e il malcontento si riversa sui postini, spesso presi di mira dagli utenti».
Altra causa delle inefficienze di Poste Italiane è l’introduzione della consegna a giorni alterni, che in province vaste come Brescia non è praticabile. Comporta un grande accumulo di corrispondenza, fa notare Lo Presti, tanto che non basta nemmeno l’introduzione di postini «jolly» per la corrispondenza giornaliera (ad esempio i quotidiani) per risolvere una situazione arrivata al collasso.
POSTEITALIANE, dicono, non può piangere miseria per giustificare i continui ridimensionamenti: «Gli utili nel primo semestre 2016 - spiega la Uil - erano 365 milioni di euro. Senza contare le commesse che ha preso con Equitalia, appena rinnovata per un altro triennio, quella per la consegna di prodotti come patenti e carte di identità, e la collaborazione con Amazon».
Proprio quest’ultima partnership, secondo Poste, è la causa di ritardi e malfunzionamenti ma, secondo Lo Presti, non è così: «I portalettere non sono più di tanto interessati da questa attività: Brescia già da un anno è un centro di lavorazione nazionale dei pacchi per Amazon e per questo ha costituito un gruppo di 55 persone che lavorano solo su quello». I postini, fa notare Lo Presti, consegnano solo i pacchi che misurano 29 per 42 centimetri per un peso massimo di 5 chili, mentreper tutti gli altriAmazon va dai corrieri.
MI.BO.

img

GIORNALE DI BRESCIA · Venerdì 3 febbraio 2017 pag. 11
LA CITTÀ
Uil sulle Poste: «È un modello che pensa solo al profitto»
Il sindacato vuole esserci al «tavolo» convocato dal Prefetto per parlare dei disservizi dei recapiti
Criticità

Flavio Archetti
Uil Poste vuol poter dire la sua opinione al tavolo «Poste» convocato dalla Prefettura per questo mese, «perché la presenza dei rappresentanti dei lavoratori non può essere considerata trascurabile».
Per riuscire nell’intento, e far pesare la sua voce a fianco di quella di Regione, Provincia, Comuni e di Poste Italiane - ha lanciato ieri il suo messaggio in una conferenza stampa in cui ha ricordato «la gravità dei problemi del nuovo modello di recapito a giorni alterni» e criticato un modo di lavoro «che pensa solo al profitto».
Il Natale non c’entra. «Nei giorni scorsi, al tavolo di confronto regionale, l'azienda ha imputato errori e difficoltà del nuovo metodo di consegne ai carichi anomali del periodo natalizio e al sovraccarico dovuto ai pacchi Amazon ha attaccato il segretario provinciale Angelo Lo Presti, affiancato dal segretario aggiunto Nino Adragna e dal segretario organizzativo Raffaele Merigo -. Tutti argomenti che riteniamo fuorvianti. L’errore per noi sta a monte. I giorni alterni non possono essere avviati in una città dinamica come Brescia, area di punta di una regione che da sola movimenta il 40% dei volumi di posta dell’intero Paese. Da novembre il Bresciano ha visto ridursi le zone di recapito da 650 a 490. È questo taglio alla forza lavoro che ha messo in crisi il sistema, le altre sono chiacchiere».
Amazon. Per il segretario della Camera sindacale Uil di Brescia, Mario Bailo, «l’appalto per la lavorazione dei pacchi Amazon di tutta Italia da parte del Centro postale di via Dalmazia, prorogato nelle ultime ore di altri tre mesi (fino alla fine di aprile), è fumo negli occhi -. Per quella lavorazione sono stati assunti (a tempo determinato) 80 ragazzi, diventati 55 dall’1 febbraio per il calo dei pacchi giornalieri da 30mila e 23mila.Questi pacchi i nostri portalettere li consegnano da più di un anno, e problemi non c'erano mai stati». Molto positiva, per i rappresentati Uil bresciani, è invece la presa di posizione del prefetto cittadino Valerio Valenti.
Il ruolo dello Stato. «Che lo Stato si interessi del problema postale è fondamentale se vogliamo provare a risolverlo - ha precisato Bailo -. Lo Stato infatti, oltre a possedere il 67% di Poste Italiane, nel 2015 ha erogato alla spa a maggioranza pubblica ben 262milioni di euro per garantire a cittadini e aziende un servizio funzionante, ricevendo in cambio disservizi e disattenzioni crescenti».

LA SITUAZIONE
I numeri.
Nel Bresciano gli uffici postali sono 264, di cui 24 solo in città.
Le persone che vi lavorano sono circa duemila: 1000 nel settore del recapito (tra portalettere, ripartitori, caposquadra, addetti al controllo della qualità e al supporto), 900 impiegati, e cento responsabili amministrativi.
Il numero dei postali comunque è in continua riduzione.
I tagli.
A subire i tagli più pesanti è stato il recapito. In tutta la provincia fino al 2010 le zone di consegna (ognuna con un portalettere) erano 950, mentre oggi sono state ridotte a 490. In città erano 108 e sono diventate 64, a cui vanno aggiunte le 13 delle linee plus (dedicate agli oggetti prioritari) e 10 linee mercato (che servono i grandi clienti).