LA STAMPA DI FEBBRAIO 2014
Giornale di Brescia, 23 febbraio 2014 RISPARMIO Il 6 novembre 2013 veniva pubblicata in questa pagina una lettera dal titolo «Legittimo? La nuova tassa sui buoni postali». Il 18 novembre veniva poi pubblicata una lettera di risposta dal titolo «Chiarimenti. La tassazione dei prodotti finanziari». Nella risposta però non si entrava nel merito dei quesiti del 6/11. In altri termini: l’imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali è retroattiva rispetto alla data dell’1/01/2012 oppure no? In altri termini ancora: chi ha sottoscritto buoni fruttiferi postali prima di tale data è esente dall’imposta di bollo o no? Dall’avviso pubblicato alla pagina internet http://www.poste.it/resources/bancoposta/pdf/buonifruttiferipostali/BFP_avviso.pdf non è meglio chiarito il fatto. Stupisce il fatto di come, a fronte dello stesso quesito formulato a due operatori degli uffici postali, le risposte siano state contraddittorie. Si ringrazia in attesa del chiarimento ufficiale. Lettera firmata |
Giornale di Brescia, 21 febbraio 2014 Organizzati e pieni di buona volontà. Ma con le peggiori intenzioni. È rimasto bloccato in corso d’opera il lavoro intrapreso da due ladri nel muro esterno dell’ufficio postale di via Fura: ieri sera sono stati scoperti dai carabinieri |
Giornale di Brescia, 21 febbraio 2014 Con riferimento alla lettera dal titolo «Raccomandate rifiutate dall’ufficio postale» pubblicata il 18 febbraio, desideriamo precisare che la procedura per la consegna di raccomandate ed assicurate prevede la possibilità di ritiro con delega presso l’ufficio postale o il centro di recapito competente, qualora la consegna non sia stata possibile a domicilio per assenza del destinatario o di persona abilitata. Al fine di tutelare il destinatario, per il ritiro è necessario disporre di delega firmata, accompagnata da un documento d’identità sia del delegato che del delegante, in modo da verificare la corrispondenza delle firme. Nel caso segnalato dal signor Valli il ritiro non è stato possibile in quanto sulla delega presentata era stata apposta una sigla, per nulla corrispondente alla firma sul documento d’identità del destinatario. La sportellista ha correttamente applicato la procedura prevista che, ricordiamo, ha l’obiettivo di salvaguardare anzitutto gli interessi dei clienti. Francesca Paglia |
Giornale di Brescia, 18 febbraio 2014 A RODENGO SAIANO Raccomandate rifiutate dall’ufficio postale Lo scorso venerdì 7 febbraio,attorno alle ore 10, mi sono recato all’ufficio postale di Rodengo Saiano, in via Lombardia n. 7, per il ritiro di due raccomandate indirizzate ad un caro amico medico, quel giorno in servizio in ospedale e quindi impossibilitato ad eseguire la commissione. Nonostante fossi munito di regolare procura firmata e carta d’identità in originale del delegante (oltre ovviamente alla mia), mi sono visto negare da un’impiegata la consegna delle raccomandate, addotta la motivazione che «è in corso un controllo da parte degli ispettori» e «la firma del delegante non sembra essere identica a quella apposta sul documento». Pur avendo richiesto la mediazione della direttrice, che ha puntualmente riferito di aver altro da fare (c’erano gli ispettori, ndr), l’autorizzazione alla consegna è tornata in capo alla dipendente. Con la premessa che i documenti d’identità presentati erano e sono legittimi ed in corso di validità, e che la delega lo era altrettanto, per quale ragione Giacomo Valli Polaveno |
Brescia Oggi - mercoledì 12 febbraio 2014 CRONACA, pagina 17 L´OPERAZIONE La Finanza da Sondrio a Brescia per i sequestri Sequestri anche a Brescia e nel Bresciano. Li ha eseguiti la guardia di Finanza di Sondrio nel corso di un´operazione inserita in un´ inchiesta su riciclaggio, frode fiscale e usura. L´operazione si chiama "Shiva" e le società finite nel mirino delle Fiamme Gialle sono risultate operanti e sia nel settore del commercio di materiale ferroso e sia immobiliare che edile. Le sedi di tali società, scoperte dalla Finanza sono nelle province di Sondrio, Brescia, Pavia e in Francia. Ieri le Fiamme Gialle dirette dal colonnello Salvatore Paladini hanno dato esecuzione al sequestro di 191 immobili (appartamenti, garage e capannoni industriali) e 140 terreni intestati a 19 persone fisiche e 18 società, del valore complessivo di circa 17,5 milioni. Per Brescia il coinvolgimento di società, che operano nel metallo, in vicende sfociate poi nella frode fiscale non è certo una novità. Periodicamente il fenomeno delle "cartiere", società che producono fatture per operazioni inesistenti si ripresenta. |