LA STAMPA DI AGOSTO 2014

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Giornale di Brescia, 27 agosto 2014
Ferie terminate, ma la posta resta in vacanza
Ancora numerose le segnalazioni di malfunzionamento del servizio nella zona nord Una lettrice: «Da alcuni giorni al numero delle emergenze non risponde nessuno»

Cassette vuote, parte seconda. A distanza di una settimana dalle prime segnalazioni, in alcu-ne zone della città il servizio postale continua ad essere precario. In particolare modo nei quartie-ri a nord del centro storico dove, secondo le mol-teplici rimostranze giunte in redazione, la conse-gna di lettere e quotidiani resta sospesa da inizio mese.
«Non solo - lamenta un nostro abbonato - il con-tatto telefonico suggerito da Poste Italiane in ca-si di malfunzionamento del servizio, da venerdì non dà risposta». E in effetti, anche ieri pomerig-gio le nostre chiamate allo 030-2913108 sono an-date a vuoto.
L'ultima critica rivolta al servizio postale pubbli-co arriva ancora una volta da un lettore che vive nelle vicinanze dello Stadio Mario Rigamonti e non poco distante dalla stazione Casazza della metropolitana. In questa zona - secondo quanto riportato dall'Ufficio regionale di Poste Italiane - si erano verificati dei rallentamenti alla distribu-zione della corrispondenza a causa dell'infortu-nio del sostituto entrato in servizio durante l'as-senza per ferie del portalettere titolare. A rim-piazzare il portalettere vicario - avevano assicu-rato dalle Poste - vi hanno però pensato altri col-leghi rimasti in ufficio. «Il completo azzeramen-to della limitata giacenza - avevano aggiunto da Milano - è comunque previsto entro la settima-na (scorsa, ndr)». Purtroppo non è andata così. «Nonostante i vari reclami allo sportello di com-petenza e le altrettante telefonate a cui a volte hanno risposto operatori di Poste Italiane - scri-ve una signora della zona nord - la risposta è sem-pre quella: il postino è in ferie ed è quindi impos-sibile ricevere la corrispondenza finché non rien-trerà». Dalla serie: le ferie sono finite, mala posta resta in vacanza.
Con un pizzico di rammarico accoglie questa «sentenza» anche un nostro abbonato che negli ultimi sette giorni ha avuto il piacere di leggere il Giornale di Brescia solo una volta, a causa del malfunzionamento del servizio postale. Notizie migliori arrivano però dall'Oltremella dove il 20 agosto, dopo ventuno giorni di silen-zio, il portalettere ha suonato alla porta della si-gnora Santina. «In un colpo solo - racconta la donna - ho ricevuto 18 lettere e una rivista che aspettavo da tempo». Meglio tardi che mai.
e.bis.

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Giornale di Brescia, 20 agosto 2014

ANTITRUST ACCETTA
Le Poste, basta ostacoli a chiudere i cc

Niente più ostacoli o ritardi per le richieste dei consumatori di estinguere i rapporti di conto corrente: l'Antitrust ha accettato gli impegni presentati da Poste Italiane, chiudendo così l'istruttoria avviata a novembre dello scorso anno per verificare eventuali comportamenti scorretti sulla chiusura dei conti correnti.
Le misure vincolanti prevedono il rispetto di tempi massimi di chiusura dei conti correnti pari a 15 giorni, salvo casi particolari.
La società si è impegnata poi a rendere maggiormente trasparenti gli adempimenti necessari alla chiusura del rapporto e a sospendere le spese di tenuta conto sin dal giorno della richiesta di chiusura.

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Senza posta dall’Oltremella  a Casazza
Il disservizio da inizio mese. La replica: «Presto saranno azzerate le criticità»

Cassette vuote. In alcune zone della città - a partire dall'Oltremella fino ad arrivare a Casazza - la corri-spondenza non viene recapitata con regolarità da inizio mese. Sono numerose le segnalazioni di questo disguido giunte in redazione nelle ultime ore. E dalle testimonianze raccolte emerge an-che una inadeguata assistenza da parte di Poste Italiane. «Vi scrivo nella speran-za che qualche dirigen-te del servizio (che rite-nevo pubblico) mi leg-ga, se non è in vacanza o impegnato in que-stioni più importanti, e mi suggerisca come posso ricominciare a ricevere la corrispondenza che non mi vie-ne consegnata dal 1° agosto» rac-conta con rammarico e un filo di sarcasmo un lettore residente nella zona nord della città. Da circa venti giorni, questo signore si è anche prodigato a cercare una soluzione al problema. «Più volte - scrive - su indicazione dei vari uffici contatta-ti, ho chiamato invano l'806103, il telefono "amico" di Poste Italiane». Uno spiacevole episodio accaduto anche una lettrice residente nell'Oltremella, nella zona di via Chiusu-re, che pure lei dal primo di agosto non riceve alcun tipo di corrispon-denza e che da giorni chiama inin-terrottamente gli uffici di Poste Ita-liane, cercando una giustificazione al mal servizio. «Mi sono segnata ben sette numeri di telefono che mi sono stati suggeriti allo sportello -ammette la donna -, da tempo chia-mo questi sette numeri ma le posso giurare che nessuno ha mai rispo-sto. Com'è possibile?». La sua versione non combacia però con quella fornita da Poste Italiane. Dal quartier generale di Milano ri-battono: «Nella zona dell'Oltremel-la la consegna della corrisponden-za, durante il periodo di ferie del portalettere titolare, è stata garanti-ta da un sostituto. Attualmente - ag-giungono - si registra una piccola giacenza di stampe commerciali, che si prevede di azzerare a brevissi-mo tempo». Tra questa mazzetta ci saranno anche le riviste a cui si era abbonata la lettrice e le co-pie del Giornale di Bre-scia mai recapitate ad al-tri nostri abbonati. «È invece possibile - con-cludono da Milano - che qualche rallentamento si sia verificato nella zona di Casazza, a causa dell'in-fortunio del sostituto en-trato in servizio durante l'assenza per ferie del por-talettere titolare. Anche in questo caso la conse-gna è stata comunque as-sicurata con la collaborazione dei colleghi. Il completo azzeramento della limitata giacenza è previsto en-tro la settimana». Poste Italiane si scusa comunque dell'accaduto e in-formai bresciani che in caso doves-se prolungarsi il problema il nume-ro da chiamare è lo 030-2913108.
e. bis

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Giornale di Brescia, 05 agosto 2014

LA PROTESTA
Intollerabili disservizi delle Poste
Le chiedo di pubblicare questa lettera a conforto di tutti gli utenti degli uffici postali della provincia che come me sicuramente sono soggetti ad intollerabili disservizi che si subiscono agli sportelli. Regolarmente si devono affrontare code interminabili per il disbrigo di anche minime mansioni come spedire un pacco o pagare una bolletta.
In questi giorni, come spesso accade, alle 9 di mattina ho dovuto rinunciare per l'ennesima volta a ritirare una raccomandata per non far tardi sul posto di lavoro. Questo perché all'ufficio postale di Boario Terme la coda degli utenti superava le 10/12 persone con un solo addetto presente agli sportelli (tempo minimo di permanenza nell'ufficio: 30/40 minuti). Identico copione si ripete nelle agenzie postali limitrofe.
Regolarmente si assiste ad una sequela di reclami da parte delle persone in coda verso personale innervosito che risponde in modo poco educato. Impossibile lamentarsi per iscritto in quanto gli uffici direttivi di Poste Italiane di «Brescia1» Via Gambara della nostra città nemmeno forniscono il nominativo del direttore responsabile della direzione in modo che il reclamo non raggiunga il destinatario. L'inerzia e la mancanza di trasparenza di questa azienda che opera praticamente in monopolio sono censurabili e vergognose in un paese civile. Si tratta di servizi onerosi e fondamentali per il cittadino che artatamente non viene messo in condizione di poter reclamare. La situazione è ben nota alle direzioni generali degli uffici postali che però non si preoccupano minimamente di sanare il disagio o di incrementare il personale addetto agli sportelli.
Si fa osservare che soprattutto le filiali di Darfo Boario Terme, Esine e Breno sono soggette ad incremento di utenza nel periodo turistico ragion per cui la congestione degli uffici postali in mattinata è cronica in estate. Situazione comunque già critica e compromessa durante tutto l'anno.

Michela Chini
Darfo Boario Terme