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LA STAMPA DI MARZO 2012 |
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Giornale di Brescia, 31 marzo 2012
INTERROGAZIONI Dibattito nel segno dell'ambiente e del "caso Poste"
Ambiente, ambiente e ancora ambiente. Con una "postilla
postale". |
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Brescia Oggi - sabato 31 marzo 2012 CRONACA, pagina 12 Riflettori puntati sull´Ori poste, impegno unanime Ambiente di nuovo sotto i riflettori in Broletto.
Oltre all´interrogazione sull´ex cava Piccinelli, che ricalca
gli esiti di una recente seduta di commissione, l´aula ha discusso
delle emissioni acustiche dell´Ori Martin. L´auspicio dei
democratici con Roberto Cammarata è che la Provincia abbia un ruolo
più incisivo in materia. "Le ultime indagini fonometriche
- ha detto l´assessore Stefano Dotti - sono quelle eseguite da Ori
nell´agosto 2011 e già oggetto di una relazione Arpa. La
Provincia ha poi chiesto a dicembre ad Arpa ulteriori verifiche, ma alcuni
problemi con le strumentazioni hanno bloccato i rilievi la cui ripresa
era prevista per questo mese". |
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Giornale di Brescia, 29 marzo 2012
POLEMICHE Poste, riduzioni d'orario per dodici sportelli
Ancora tagli ai servizi degli uffici postali delle valli
e della montagna bresciana, quelli più piccoli e "meno operativi".
Folzano: la cassetta della posta guasta da più
di un anno
"Cassetta guasta. Verrà sostituita al più
presto". La promessa, plastificata e affissa sulla cassetta postale
di Folzano, riporta la firma di Poste Italiane Spa. Un "presto"
colpevole però di una certa relatività visto che, al numero
1 di via della Palla, il servizio per l'invio della corrispondenza manca
ormai da più di un anno. |
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Giornale di Brescia, 23 marzo 2012 Poste: da lunedì orario ridotto - La Prefettura scende in campo VALCAMONICA Poste Italiane "segna un gol" nella
contrapposizione con i Comuni montani della Valcamonica per la riduzione
di orario di alcuni sportelli. |
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Giornale di Brescia, 17 marzo 2012
Bornato - Irrompe alla Posta con un taglierino, fugge a mani vuote
BORNATO Colpo a vuoto. Con il rapinatore, non proprio determinato,
che si risolve a fuggire senza bottino per sfuggire all'intervento dei
Carabinieri. È l'ufficio postale di via Vittorio Emanuele il bersaglio
del malvivente che entra in azione poco prima delle 13. Un paio di utenti
in attesa non rappresentano un ostacolo per il malvivente che piomba dentro
con intenzioni del tutto evidenti, ma non trova sponda. |
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Brescia Oggi - sabato 17 marzo 2012 PROVINCIA, pagina 19
L´impiegato "disarma" il bandito con le parole
"Ma stai scherzando?". Con
questa frase, ieri alle 13.20, alle poste di Bornato, uno dei due impiegati
ha "disarmato" il giovane bandito che, armato di un taglierino,
si era presentato nell´ufficio chiedendo che gli venissero dati
i soldi custoditi nella cassaforte a tempo. |
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Giornale di Brescia, 16 marzo 2012 "Siamo diventati ex lavoratori senza futuro" BRESCIA Mara, Giovanni, Mauro e Giuseppe hanno lavorato
per la stessa azienda, Poste Italiane, fino al 31 dicembre. Nessuno li
ha licenziati, su proposta dello stesso datore di lavoro (visto che a
ognuno di loro mancavano pochi mesi per maturare i fatidici 40 anni di
contributi), i quattro bresciani hanno deciso di presentare le dimissioni
prima della fine dell'anno, intraprendendo però un percorso di
accompagnamento verso la pensione. Una soluzione che ha previsto una "buonuscita"
da parte delle Poste e il versamento volontario dei contributi da parte
di ogni lavoratore fino al raggiungimento della pensione.
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Brescia Oggi - venerdì 16 marzo 2012 ECONOMIA, pagina 30 Esodati, pressing in prefettura
UN PRESIDIO a palazzo Broletto, per andare in pressing sulla Prefettura. L´iniziativa (nella foto di Gabriella Bettariga/Fotolive) organizzata da Cgil, cisl e Uil di Brescia ha coinvolto alcune decine persone: è stata decisa per sensibilizzare il Governo sulla situazione dei cosiddetti "esodati", cioè lavoratori usciti dalle aziende a fronte di un percorso di accompagnamento alla pensione, ma penalizzati dalla riforma previdenziale. È stata consegnata una lettera per esplicare la protesta e sollecitare risposte. La Prefettura ha garantito l´impegno per estendere le richieste alle sedi competenti. |
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Il Tempo 11/03/2012 Ennesimo Black Out. Caos alle Poste Disservizi: utenti infuriati in mezza Italia. Lazienda minimizza. La Cisl annuncia un esposto alla Procura. Il sistema informatico di Poste italiane è di nuovo andato in tilt. Ieri poco dopo mezzogiorno gli uffici di mezza Italia si sono bloccati e, considerando che era sabato, giorno di chiusura anticipata, di fatto non è stato possibile riprendere le operazioni allo sportello. Con conseguenze facilmente immaginabili: clienti furibondi e momenti di tensione in molte città. Una situazione denunciata dal segretario generale della Cisl Poste, Mario Petitto, che ha annunciato un esposto alla Procura per chiedere se si possa ravvisare il reato di interruzione di pubblico servizio. «È una situazione che si verifica di continuo - accusa Petitto - nonostante le nostre segnalazioni che sono rimaste inascoltate. È la quinta volta che si registra un'interruzione del genere su scala nazionale ma sono molte di più quelle avvenute a livello regionale, di cui spesso neppure si parla sui media perché quello che succede nel Lazio magari non accade in Abruzzo». Una sofferenza doppia, sia per chi sta al di qua dello sportello ed è costretto a sopportare code lunghe e frustranti, sia per gli operatori, facile bersaglio degli insulti di chi si vede negare l'operazione dopo aver atteso magari per ore. E non è una esagerazione: basta fare un salto all'ufficio postale centrale di piazza S. Silvestro a Roma per avere un'idea delle code a cui sono costretti gli utenti. «Ho ricevuto decine di telefonate - aggiunge Petitto - da almeno 7-8 regioni. La gente, esasperata, accusa i lavoratori di essere dei fannulloni ma cosa possono fare gli sportellisti di fronte a un evento simile? Il black out di ieri si è verificato in un orario tale che ha impedito, di fatto, di riprendere i servizi perché il ripristino del sistema è stato molto lento. Questo ha comportato un ulteriore disagio per i dipendenti, visto che il blocco ha ritardato anche le chiusure contabili. Ho sentito direttori di uffici che alle 15.30 erano ancora alle prese con questa operazione». Problemi, purtroppo, ricorrenti. Il top nello scorso mese di giugno quando i disagi si protrassero praticamente per una settimana. Ma è evidente che c'è qualcosa che non funziona come dovrebbe. «Continuare a sottovalutare la questione non serve a nessuno - continua Petitto - La realtà è che nonostante i circa due miliardi di euro di investimento, il sistema informatico non regge il peso dei 14.000 uffici sparsi in tutta Italia. Ma questo l'azienda non lo vuole ammettere». In seguito al pesantissimo stop di giugno 2011, venne chiesto all'Università di Roma La Sapienza di individuare le cause del blocco. Una delle ipotesi era la presenza di un «baco» nel software Ibm del sistema. «In realtà - afferma Petitto - c'erano problemi di gestione. Nei primi tempi sembrava reggere ma nel momento in cui tutti gli uffici sono stati collegati alla piattaforma, sono emersi i problemi ormai sotto gli occhi di tutti. A questo punto, visto che non abbiamo avuto risposte, lunedì (domani, ndc) presenterò un esposto alla Procura della Repubblica perché vengano accertate eventuali responsabilità. E se l'autorità giudiziaria andrà avanti, è nostra intenzione costituirci parte civile per tutelare i dipendenti. I lavoratori non possono continuare ad essere parafulmini di situazioni di disagio che non vengono provocate da loro». Nel mirino del sindacalista finisce anche l'amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi: «Di fronte a questi problemi continua a nascondersi. Abbiamo inoltrato richieste scritte ma continua a tacere. E questo è intollerabile. Come mi sembra strano - continua Petitto - il silenzio delle associazioni di consumatori. L'anno scorso hanno avviato richieste di risarcimento per i disagi dei clienti ma di fatto è stata una bolla di sapone. Chi si è messo a perdere ore di tempo per fare una richiesta, spedirla con raccomandata per poi avere 50 euro? Però a questo punto il problema lo facciamo scoppiare noi - conclude il sindacalista E la prossima settimana ci rivolgeremo anche al ministro Passera, che ha compiti di vigilanza su un servizio fondamantale per il Paese». Di tutt'altro avviso Poste Italiane: «Nessun blocco - fanno sapere dall'ufficio stampa - Ci sono stati rallentamenti diffusi, a macchia di leopardo ma ad un quarto d'ora, venti minuti dalla chiusura degli uffici. I problemi per la clientela sono stati quasi nulli, mentre invece ci sono state difficoltà nella chiusura contabile. Comunque lunedì gli uffici riapriranno senza problemi». Andrea Acali |
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Giornale di Brescia, 10 marzo 2012 LAMENTELE Giornali e raccomandate: disservizi postali Vorrei segnalare, ancora una volta, quello che era un tempo
un servizio ed adesso è diventato un inaccettabile disservizio:
la distribuzione della corrispondenza. |
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Giornale di Brescia, 07 marzo 2012
Poste di Pieve, il sindaco finisce nel mirino LUMEZZANE "L'ufficio postale di Pieve chiude e il sindaco
e la Lega Nord non sanno fare altro che allestire gazebo e sventolare
bandiere del Carroccio". È durissimo l'attacco portato a Giunta
e maggioranza dai consiglieri comunali di Pd, Civica per Lumezzane e Udc,
che accusano il primo cittadino di "scarse capacità amministrative"
e "poca autorevolezza". |
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Brescia Oggi - domenica 04 marzo 2012 CRONACA, pagina 13 IL CASO. Dal 23 febbraio gli sportelli sono chiusi al pubblico. La serrata dopo un colpo messo a segno con dell´esplosivo San Bartolomeo senza Posta Un cartello avverte i residenti dell´imprevista chiusura "forzata" Ma i sindacati rimangono vigili: "Chiederemo che si riapra presto"
Magda Biglia |
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Brescia Oggi - sabato 03 marzo 2012 LETTERE, pagina 53 L´APPELLO I danni alle poste di S. Bartolomeo Vorrei segnalare il disaggio di alcuni cittadini,
tra cui anche il mio per la chiusura della Posta sita in via Scuole nel
quartiere S. Bartolomeo a causa di tentato furto e scasso avvenuto con
esplosione della vetrata e del bancomat, episodio avvenuto più
di dieci giorni lavorativi fa. |
sito a cura della Segreteria Territoriale SLP CISL di
Brescia - email slpbs@tin.it |