LA STAMPA DI NOVEMBRE 2011

Brescia Oggi - domenica 27 novembre 2011 LETTERE, pagina 61

PROTESTE

Le poste a Lumezzane

Apprendiamo da Bresciaoggi che la filiale di Brescia 2 è intenzionata a trasformare l´ufficio postale di Lumezzane Pieve in ufficio P. T. business.
Nel denunciare la scorrettezza aziendale e la violazione delle norme contrattuali circa le relazioni industriali, evidenziamo che per ben due volte il quotidiano Bresciaoggi ha riportato un´eventuale iniziativa aziendale che non è mai stata nè ufficialmente nè ufficiosamente portata a conoscenza delle Oo.Ss. in merito alla trasformazione dell´ufficio di Lumezzane Pieve.
Lumezzane oltre ad essere una realtà industriale è anche una cittadina che non può privarsi dell´ufficio postale di Pieve. I tre uffici postali a Lumezzane sono strategici per la tipologia del territorio e non possono subire alcuna modifica ma, a nostro avviso, andrebbero potenziati.
Richiamiamo gli articoli dello scorso mese di agosto, pubblicati sempre da Bresciaoggi, circa la sofferenza e le criticità che ogni anno i clienti/cittadini devono subire con le chiusure estive e in particolare le code che si registrano a Sant´Apollonio e San Sebastiano durante l´estate. Riteniamo che nell´ufficio di Pieve i servizi tradizionali non possano assolutamente essere soppressi anche se gli spazi consentirebbero, invece, una integrazione con quelli del business.
Ad oggi sul territorio bresciano sono stati istituiti 4 nuovi uffici postali poste Impresa (ex Business), pertanto Lumezzane Pieve sarebbe il primo ufficio postale che verrebbe, invece, trasformato con gravi conseguenza sia per i clienti "tradizionali" che per i dipendenti dell´ufficio di San Sebastiano.
Invitiamo pertanto l´azienda a riesaminare il progetto di trasformazione dell´ufficio postale di Pieve, ad avviare i relativi confronti relazionari anche con le Oo.Ss. oltre che con il Comune di Lumezzane. Restiamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento al fine di affrontare nel merito questa problematica che, a nostro avviso, se agevolerà i clienti business potrebbe creare seri problemi ai clienti tradizionali e pesanti ricadute su alcuni servizi.
Giovanni Punzi
SEGRETARIO TERRITORIALE CISL-SLP

Brescia Oggi - sabato 26 novembre 2011 PROVINCIA, pagina 27

PROVAGLIO. L´alternativa alla soppressione: meno giorni di apertura e consegna della corrispondenza a singhiozzo

Le poste di Provezze al bivio: spunta l´ipotesi della chiusura

E ci sono altri nove uffici periferici nella "black list" provinciale dei piccoli sportelli sacrificabili sull´altare dei servizi business

Dopo aver ridotto di un terzo il calendario dei giorni di apertura, l´ufficio di Provezze rischia di scomparire dalla galassia degli sportelli di poste Italiane. Il "terminale" operativo della frazione di Provaglio figura infatti nella "black-list" degli assett ritenuti non strategici dalla società. I dettagli e in particolare modi e tempi dei tagli che coinvolge altri nove uffici bresciani sono ancora al vaglio dei manager di poste Italiane ma i sindacati lanciano già l´allarme sui rischi di un impoverimento del segmento del servizio rivolto alle famiglie e alle fasce sociali più deboli come i pensionati.
L´EVENTUALE SOPPRESSIONE degli sportelli delle piccole comunità potrebbe essere compensata, secondo poste Italiane, con l´apertura di altri uffici dedicati ai clienti business nei Comuni dove c´è una significativa presenza di attività commerciali e industriali.
"Questa politica aziendale - si legge nella lettera inviata dai sindacati a sindaci, prefetto, Provincia, Anci, Comunità montane e Anci - se da un lato si rivolge ad una fascia di clienti come quella industriale dall´altra penalizza le fasce deboli e le piccole comunità". In alternativa alla chiusura le filiali potrebbero aprire da uno a 3 giorni e il recapito della corrispondenza sarebbe garantito a scacchiera. Attualmente Provezze è operativo due giorni alla settimana. Slp-Cisl, Uilp-poste, Sailp-Comun e Ugl-Comun chiedono alle istituzioni di istituire un tavolo collettivo di confronto per concordare econ poste Italiane un piano di razionalizzazione calibrato alle reali esigenze del territorio. "In diverse occasioni del resto - osservano a questo proposito i sindacati - siamo riusciti, grazie al sostegno delle autorità locali a contenere le chiusure parziali o totali di alcuni uffici postali che avrebbero causato disagi ai cittadini, in particolare ai pensionati". Il tutto in vista dello sciopero delle ore di straordinarie che dal primo al 30 dicembre interesserà tutti gli uffici postali.Riteniamo - prosegue il documento firmato da Giovanni Punzi dell´Slp, Vito De Rose della Uil-poste, Francesco Doria della Sailp e Salvatore Cumbo dell´Ugl - che il rilancio di poste Italiane non possa effettuarsi con il taglio ai servizi bensì con un´offerta puntuale e capillare su tutto il territorio, integrando negli uffici tradizionali anche i servizi business". R.PR.

Brescia Oggi - giovedì 24 novembre 2011 LETTERE, pagina 45

Egregio direttore,
sono un poliomielitico, portatore di handicap motorio, che si muove con fatica grazie all´ausilio di un presidio ortopedico comunemente detto "bastone".
La scorsa settimana, con grande sforzo, mi sono recato alle poste di piazza Vittoria. Espletate le mie pratiche ho chiesto ad un gentile dipendente se, vista la grande ristrutturazione, non era stato predisposto anche un accesso facilitato per i portatori di handicap. Mi è stato detto che ciò era stato fatto, all´ingresso Nord.
Colmo di speranza mi sono quindi recato laddove mi era stato indicato convinto del fatto che da oggi anche per me sarebbe stato più facile andare in posta e invece... mi sono trovato davanti ad un´altra scala di nove gradini priva persino di un modesto corrimano (è ammissibile per legge? me lo domando) provvista certo di piattaforma per le carrozzelle ma, mi sono chiesto, essere portatori di handicap significa per forza essere immobilizzati in carrozzella?
Davvero avvilito me ne sono andato, mi sono seduto in un bar, ho aperto un quotidiano ed ho trovato un grande articolo che magnificava la grande ristrutturazione del palazzo delle poste, dotato pure "di accesso per i disabili".
Ed a questo punto non ci sto più, mi ribello e mi dichiaro pure indignato: ringrazio poste italiane per la sua falsa generosità e per lo "sforzo compiuto" senza capire che essere portatori di handicap non significa per forza essere immobilizzati. Ringrazio i tecnici di questa società che, evidentemente, non hanno la minima idea di cosa possa significare "utenza debole". Ringrazio l´arretratezza culturale di poste italiane che proprio sull´utenza debole (vedi pensionati) costruisce da sempre le proprie fortune.
Continuerò a salire faticosamente la scalinata di Piazza Vittoria orgoglioso della mia diversità e della mia inabilità in attesa del giorno in cui qualche altra società, magari venuta dall´estero, non mi prenderà più in giro spacciando per aiuto una "carità" non richiesta.
Chiedo scusa direttore per lo sfogo, forse non pubblicherà questa lettera, ma mi creda: dopo decenni passati da zoppo, handicappato, disabile, diversamente abile e chi più ne ha più ne metta, le poste italiane sono riuscite a farmi sentire un´altra volta un estraneo alla società civile, un "diverso" nel peggior senso della parola.
Sergio Bona

BRESCIA

Brescia Oggi - lunedì 21 novembre 2011 INTERNET, pagina 6

TELEFONIA. Non è uno scherzo ma una trovata commerciale con doppia scheda Sim attiva

Arriva il Bunga Bunga Phone cellulare per non farsi beccare

Rubriche nascoste, rumori di sottofondo per le chiamate: tanti stratagemmi utili per chi si deve nascondere

Daniele Bonetti
Da partner di poste Italiane nel lancio delle sim legate appunto all´azienda postale a produttore del telefono più chiacchierato dell´ultima settimana, anche più degli smartphone di Samsung e Apple che vanno per la maggiore. Qualcuno, forse poco elegantemente, li ha già ribattezzati "Bunga Bunga Phone": sono i cellulari dual-sim, in grado di offrire non solo tanta reperibilità potendo contare su due schede attive, ma anche funzioni come sms nascosti, rumori di sottofondo a comando e persino un´agenda privata che sparisce quando il partner pensa di averti smascherato. Si tratta del primo telefono cellulare pensato per chi ha qualcosa da nascondere: al partner, al socio d´affari, ma anche ad un amico magari troppo invadente. I sistemi per sviare le attenzioni troppo pressanti sono diversi e alcuni decisamente suggestivi.
BLACK LIST & white list : è possibile selezionare un elenco di numeri di telefono per i quali non si vuole essere raggiungibile (anche via sms). Se la funzione è attiva, la persona in black list sentiràil tono di linea congestionata. Al contrario, si può anche creare un elenco di contatti per i quali si vuole essere reperibili. Infine, un procedimento del tutto simile è anche stato creato per quei numeri non presenti in rubrica oppure schermati da "numero privato". Interessante anche la segreteria telefonica: si registra un messaggio vocale che si può far partire alla pressione di un tasto.
AREA PRIVÉ: non è una discoteca, ma una parte irraggiungibile del telefono. Zona nascosta con password, dove è facile gestire i contatti riservati. Questi possono essere salvati con un soprannome e un numero non reale. Quando si riceve una telefonata da un numero inserito in quest´area vengono visualizzati nome e numero fittizi e, qualora si visualizzi o si richiami il numero che ha effettuato la chiamata, il sistema richiamerà il numero falso. In caso si ricevano messaggi, questi vengono visualizzati in modo discreto, in un angolino dello schermo. Digitando una password non corretta, si accede a un´altra area privé completamente vuota.
RUMORI di sottofondo: sono l´idea più bizzarra; ricreano in maniera fittizia una situazione ambientale specifica: marciapiede, aeroporto, stazione, ristorante, anche lo stadio. Possono essere attivati premendo un tasto all´arrivo di una chiamata o durante la conversazione. Impossibile anche dimenticarsi un compleanno, una buonanotte, un buongiorno appena svegli al mattino. È stata pensata anche la funzione di invio programmato di sms: con questa opzione programmi data e ora della spedizione posticipata con garanzia di ricezione da parte dell´utente selezionato.
Unica avvertenza: trovare una password assolutamente non identificabile. In quel caso, non c´è telefono cellulare di ultima generazione in grado di far fronte al problema che si materializzerebbe all´orizzonte.

Brescia Oggi - sabato 19 novembre 2011 CRONACA, pagina 17

IL CASO. Disagi nell´ufficio appena risistemato di piazza Vittoria

Nuova Posta: "Su quel pavimento si scivola"

Una donna kosovara e poliomielitica è caduta fratturandosi un dito e un polso

Angela Dessì
L´Ufficio Postale di piazza Vittoria è stato appena rimesso a nuovo e già si presentano i primi problemi. Non di organizzazione o di evasione delle pratiche ma di pavimentazione.
Si, perché il nuovo pavimento in marmo pare non essere molto gradito agli utenti che più di una volta nei giorni scorsi si sono trovati a rischiare di scivolare lunghi distesi nell´ingresso. E che in un caso, quello di Reziana Berisa, lo scivolone lo hanno fatto davvero, e con conseguenze preoccupanti considerato che la donna è finita in pronto soccorso con un dito e un polso fratturati.
LA STORIA di Reziana è spiacevole, non soltanto per quello che le è accaduto ma anche per il trattamento che - dice la signora - le è stato riservato. La donna, 36enne originaria del Kossovo ma con cittadinanza italiana, è disabile al 100 per cento e si muove con l´ausilio delle stampelle a causa di una poliomelite che l´ha colpita all´età di soli tre anni. Il 15 novembre scorso, giunta innanzi all´ingresso dell´Ufficio postale di piazza Vittoria, ha subito notato che il pavimento poteva essere poco indicato ad una donna nelle sue condizioni, ma avendo bisogno di ritirare del denaro e non sentendosi sicura nei bancomat sulla strada ha deciso di entrare.
Sono bastati pochi incerti passi per ritrovarsi stesa a terra con botte e contusioni, un polso e un dito fratturato e molta rabbia in corpo. "Perché - racconta la donna - quando sono caduta mi sono anche sentita rimproverare dall´impiegata, che senza mezze misure mi ha detto che visto che avevo le stampelle dovevo stare più attenta". Una follia, ancor più se a questo si aggiunge che alla donna, mentre attendeva l´arrivo dell´ambulanza, sono stati anche chiesti i documenti, "forse in virtù - dice - della parlata che tradisce una provenienza straniera".
"Mi hanno trattata malissimo, e questo nonostante ci fossero molte altre persone, per lo più anziane, che intorno a me lamentavano la scelta quanto mai singolare di una pavimentazione così scivolosa in un luogo come quello". Un pavimento che, dice Berisa, "pare essere di ghiaccio", e che per chi ha una deambulazione instabile costituisce un vero e proprio pericolo. "Ora sto pensando di spostare il mio conto altrove: non posso permettermi di cadere un´altra volta" aggiunge la donna alla quale i medici hanno dato una prognosi di 25 giorni.
Intanto a palazzo Piacentini qualche cosa è stato fatto. I pavimenti sono stati "delucidati" con un prodotto apposito che li rende meno scivolosi e precari. Mentre i documenti - riferiscono dagli uffici di Brescia - sono stati chiesti alla signora solo ed esclusivamente per aprire eventuali denunce di sinistro e pratiche di risarcimento, non certo per una forma di attenzione dettata dal suo essere straniera.
"CI DISPIACE che la signora sia caduta e se è stata trattata male ce ne scusiamo" replica la portavoce di poste Italiane Anna Maria Gallo che però aggiunge: "Resta il fatto che se una persona cade in un luogo pubblico, non credo si possa decretare la responsabilità dell´azienda".

Giornale di Brescia, 19 novembre 2011

Castelcovati Caos delle fatture: arrivano, ma nelle case sbagliate

CASTELCOVATI Nel piccolo paese della Bassa amministrato dal sindaco Camilla Gritti i disservizi nella distribuzione della posta sono all'ordine del giorno: la corrispondenza, in particolare le lettere delle banche (e qui la questione si fa scottante), non sempre arriva a destinazione. A volte viene recapitata nelle case sbagliate. Altre volte, complice la perdita di pazienza dei postini, finisce accatastata sui davanzali delle finestre.
Lo sa bene il sindaco Gritti visto che ultimamente sono tanti i cittadini che, arrabbiati per quello che sta succedendo, bussano alla porta del municipio in cerca di risposte. E di aiuto. "Troviamo la posta, fra l'altro le lettere più importanti, in ogni dove: sui contatori del metano, appoggiata sui davanzali delle finestre... A volte viene abbandonata, altre lasciata al primo destinatario utile. Siamo molto arrabbiati", dice la Gritti, che, resasi conto del problema, ha subito contattato Poste italiane.
"Mi hanno detto che non è colpa loro - racconta il primo cittadino -. Ora ci sono delle società che si occupano della corrispondenza in parallelo a Poste italiane. A loro si rivolgono soprattutto le banche. E questo è il risultato".
A Poste italiane ci siamo rivolti anche noi: "Siamo totalmente estranei alle inefficienze recentemente segnalate nella distribuzione delle fatture nel comune di Castelcovati - ci rispondono -. Questo servizio attualmente non viene infatti svolto da noi: i mittenti in questione hanno infatti affidato la consegna a delle società che operano come competitor in questo segmento di mercato di fatto già aperto alla libera concorrenza. La responsabilità di questi disservizi non è perciò ascrivibile né direttamente né indirettamente a Poste Italiane".
Il sindaco, dopo aver chiesto alle Poste italiane di mettere nero su bianco questa risposta (che personalmente esibirà ai cittadini), ha cercato di contattate le società di spedizione che hanno in carico il servizio. L'obiettivo, aggiunge Camilla Gritti, "è quello di risolvere al più presto il problema".
"Molto grave è infatti il disservizio con il quale abbiamo a che fare: per questioni pratiche e anche di privacy. Le lettere che vanno perse sono infatti, come già detto, sempre quelle più importanti". b. b.

Giornale di Brescia, 12 novembre 2011

Alle 11 e 11 dell'11/11 il palazzo delle Poste s'è rifatto il trucco

Una nuova veste per l'ufficio postale di piazza Vittoria è stata presentata ieri con un'inaugurazione ufficiale nella sede storica: il palazzo postale costruito nel 1933. I nuovi locali ospiteranno undici uffici, sei per i prodotti finanziari, quattro per i prodotti postali ed uno dedicato ai prodotti filatelici e tre aree riservate alle operazioni di risparmio e finanziamento. Sono stati inoltre installati due cash-dispenser (postamat) e un'area self-service per il pagamento di bollettini pre-marcati.
Come segno di buon auspicio il nastro inaugurale è stato tagliato dall'on. Viviana Beccalossi alle ore 11,11 minuti e 11 secondi. A seguire don Alfredo, parroco della "Cattedrale" e di "S. Agata", ha benedetto i locali e gli impiegati dell'ufficio postale ricordando come "il lavoro divenga strumento di sostentamento e sviluppo di tutta l'umanità". Ai lavoratori si è poi rivolto il vice prefetto Pasquariello augurando "al direttore ed ai suoi collaboratori di svolgere al meglio il loro lavoro per tutti i cittadini bresciani".
L'assessore Labolani ha invece ricordato alla città di Brescia ed ai suoi abitanti "come questa inaugurazione sia un passaggio verso la futura ristrutturazione di piazza Vittoria che è parte del cuore della nostra città". Al fine di commemorare l'evento è stato inoltre emesso uno speciale annullo filatelico raffigurante il palazzo delle poste con la scritta "inaugurazione ufficio postale restaurato - Brescia Centro". Una menzione particolare che sottolinea l'apertura del primo sportello filatelico per Brescia e provincia. Per esprimere la soddisfazione di Poste Italiane era presente Enrico Menegazzo, responsabile dell'Area Territoriale Lombardia.
"Oggi è un'occasione importante - ha commentato - l'ufficio appena inaugurato è di nuova concezione e restituisce un'immagine rinnovata di poste italiane rispettandone però la grande tradizione al servizio del cittadino. Oltre agli sportelli, gli uffici per la consulenza, lo shop-center e i postamat, è presente una maggiore sicurezza con allarmi e sistemi antirapina".
L'attenzione alle esigenze dei cittadini è sottolineata dall'eliminazione dei vetri divisori tra clienti ed impiegati, l'accesso facilitato per i disabili e la mappa tattile con percorso per non vedenti, oltre al servizio self service per il pagamento automatico dei bollettini pre-marcati volti a diminuire l'attesa. Per quanto riguarda la sicurezza il contante agli sportelli sarà ridotto attraverso dispensatori di denaro a tempo, monitoraggio dei locali con videosorveglianza e "postamat" dotati di sistemi anticlonazione. L'intento non è dunque solo quello di migliorare l'aspetto visivo degli uffici, ma offrire un servizio completo e in tranquillità alla popolazione.
Luca Gelmini

Giornale di Brescia, 12 novembre 2011

Alle 11 e 11 dell'11/11 il palazzo delle Poste s'è rifatto il trucco

Una nuova veste per l'ufficio postale di piazza Vittoria è stata presentata ieri con un'inaugurazione ufficiale nella sede storica: il palazzo postale costruito nel 1933. I nuovi locali ospiteranno undici uffici, sei per i prodotti finanziari, quattro per i prodotti postali ed uno dedicato ai prodotti filatelici e tre aree riservate alle operazioni di risparmio e finanziamento. Sono stati inoltre installati due cash-dispenser (postamat) e un'area self-service per il pagamento di bollettini pre-marcati.
Come segno di buon auspicio il nastro inaugurale è stato tagliato dall'on. Viviana Beccalossi alle ore 11,11 minuti e 11 secondi. A seguire don Alfredo, parroco della "Cattedrale" e di "S. Agata", ha benedetto i locali e gli impiegati dell'ufficio postale ricordando come "il lavoro divenga strumento di sostentamento e sviluppo di tutta l'umanità". Ai lavoratori si è poi rivolto il vice prefetto Pasquariello augurando "al direttore ed ai suoi collaboratori di svolgere al meglio il loro lavoro per tutti i cittadini bresciani".
L'assessore Labolani ha invece ricordato alla città di Brescia ed ai suoi abitanti "come questa inaugurazione sia un passaggio verso la futura ristrutturazione di piazza Vittoria che è parte del cuore della nostra città". Al fine di commemorare l'evento è stato inoltre emesso uno speciale annullo filatelico raffigurante il palazzo delle poste con la scritta "inaugurazione ufficio postale restaurato - Brescia Centro". Una menzione particolare che sottolinea l'apertura del primo sportello filatelico per Brescia e provincia. Per esprimere la soddisfazione di Poste Italiane era presente Enrico Menegazzo, responsabile dell'Area Territoriale Lombardia.
"Oggi è un'occasione importante - ha commentato - l'ufficio appena inaugurato è di nuova concezione e restituisce un'immagine rinnovata di poste italiane rispettandone però la grande tradizione al servizio del cittadino. Oltre agli sportelli, gli uffici per la consulenza, lo shop-center e i postamat, è presente una maggiore sicurezza con allarmi e sistemi antirapina".
L'attenzione alle esigenze dei cittadini è sottolineata dall'eliminazione dei vetri divisori tra clienti ed impiegati, l'accesso facilitato per i disabili e la mappa tattile con percorso per non vedenti, oltre al servizio self service per il pagamento automatico dei bollettini pre-marcati volti a diminuire l'attesa. Per quanto riguarda la sicurezza il contante agli sportelli sarà ridotto attraverso dispensatori di denaro a tempo, monitoraggio dei locali con videosorveglianza e "postamat" dotati di sistemi anticlonazione. L'intento non è dunque solo quello di migliorare l'aspetto visivo degli uffici, ma offrire un servizio completo e in tranquillità alla popolazione.
Luca Gelmini

Brescia Oggi - sabato 12 novembre 2011 CRONACA, pagina 8

E per un giorno Brescia è "capitale della filatelia"

Brescia è "una delle piazze filateliche più importanti d´Italia". Parola di Antonella Foschetti, responsabile dello sportello dei francobolli nel rinnovato ufficio postale di piazza Vittoria. Non a caso, ieri per festeggiare il taglio del nastro, poste Italiane ha allestito uno spazio per l´annullo della corrispondenza con un timbro speciale per l´evento.
La "vivace stagione" filatelica inaugurata nel Duemila conta sette emissioni prestigiose - sottolinea Foschetti - tra cui spiccano la Mille Miglia, l´Università statale nel 2007, la Natività dell´ufficio di presidenza del Banco di Brescia l´anno dopo, tutti "tra i più venduti in Italia". Dunque non poteva mancare, nel nuovo ufficio, uno sportello per collezionisti e appassionati. MI.VA.

Giornale di Brescia, 10 novembre 2011

Permessi facili, la Cisal coinvolta nell'inchiesta

Sono ancora tutti da esplorare i confini dell'inchiesta sui permessi di soggiorno facili aperta dalla Procura di Brescia. Oltre all'avviso di garanzia che ha raggiunto l'ex responsabile dello Sportello unico per l'immigrazione, le indagini hanno coinvolto anche un sindacato, la Cisal di Brescia, Confederazione italiana dei sindacati autonomi dei lavoratori, con sede in via Ducco.
Risale al dicembre 2010 la perquisizione effettuata dai Carabinieri negli uffici dell'organizzazione sindacale, particolarmente presente negli ambiti pubblici, come l'Inps, o in settori "storici" come i postelegrafonici. All'epoca vennero controllate anche le abitazioni del segretario provinciale, Beniamino De Maddis, e di una collaboratrice dell'organizzazione, Sabiq Bouchra, di origine marocchina. Entrambi finirono nei registro degli indagati in merito ad una serie di pratiche relative a richieste di permesso di soggiorno ritenute irregolari dagli inquirenti. C'è anche una terza persona finita sotto la lente della Procura, anche se per circostanze che non sembrano direttamente collegabili con la vicenda dei permessi.
Nella rete dei controlli entrò anche un phone center collocato in città.
In particolare, profili di criticità sono stati ravvisati nelle attività del Caf Cisal, oltre che nell'ambito del lavoro di assistenza e supporto per l'emersione dalla clandestinità. Dopo la partenza delle indagini, negli uffici del sindacato si è proceduto ad una riorganizzazione con relativo cambio del personale.
Così, Sabiq Bouchra si è trovata a dover interrompere il proprio lavoro. Indiscrezioni circolate all'interno degli uffici della Cisal parlano di comportamenti poco chiari notati da colleghi di altre sigle della confederazione. La loro sussistenza e rilevanza ai fini dell'inchiesta sono elementi su cui le indagini stanno facendo luce. Se la collaboratrice marocchina ha perso il posto, la stessa cosa non è avvenuta per De Maddis, rimasto a capo dell'organizzazione sindacale in attesa degli sviluppi dell'inchiesta. Attorno al suo ruolo circola fiducia, ma anche cautela.
La Cisal, a Brescia, è una realtà minoritaria all'interno del panorama sindacale. Secondo le cifre pubblicate, conta circa 2.000 iscritti a livello provinciale. Il suo segretario ha avuto in passato esperienze fugaci all'interno della politica e del mondo associativo: candidato consigliere alle amministrative del 2008 nelle fila di Cesare Giovanardi, aveva dato vita nello stesso anno ad un'associazione dedicata ai consumatori, chiamata Bresciaconsumo, sparita rapidamente dalle cronache.
Per il momento, la Cisal resta l'unica realtà sindacale collegata all'inchiesta. Perquisizioni e controlli vennero effettuati anche nella Cgil di Manerbio nell'ottobre dello scorso anno, ma a quanto si è appreso finora non sono emersi elementi rilevanti.
Nel frattempo, l'inchiesta, coordinata dal pm Sandro Raimondi sta facendo il suo corso. Si attendono sviluppi, anche se la mole di materiale e la quantità di ambiti su cui fare luce non rende facile il loro lavoro.
Emanuele Galesi

Brescia Oggi - giovedì 10 novembre 2011 PROVINCIA, pagina 21

LUMEZZANE. Confermate le voci circolate nelle scorse settimane

Chiude l'ufficio postale
Apre il "PT Business"

Le poste di Piatucco serviranno soltanto le aziende Intanto è polemica sui parcheggi a San Sebastiano

Marco Benasseni
Ormai in paese non si parla d´altro. L´ufficio postale di Lumezzane Piatucco è destinato a trasformarsi in un "PT business" totalmente dedicato alle piccole e medie aziende, professionisti e possessori di partita Iva.
LE POLEMICHE non mancano, e i cittadini, soprattutto quelli anziani, sono comprensibilmente preoccupati per questa decisione che arriva direttamente dai piani alti di "poste Italiane". L´inconfondibile ufficio postale prefabbricato di via De Gasperi è un importante riferimento per tutte le frazioni basse della Valgobbia, facilmente raggiungibile anche da chi, senza automobile, arriva da Gazzolo, Pieve, Fontana, Renzo e Gombaiolo.
Ma questa comodità sembra destinata a diventare un ricordo. L´ufficio dedicato ai privati, che attualmente ospita tre sportelli e il Postamat, potrebbe trasformarsi presto in qualcosa d´altro. La questione è abbastanza chiara: l´intenzione di poste Italiane sarebbe quella di trasferire agli uffici di San Sebastiano i privati, dirottando i servizi aziendali su Piatucco. Il nuovo ufficio servirebbe a 360 gradi tutte le numerose aziende locali.
LUNEDÌ il sindaco, Silverio Vivenzi, si è incontrato con il direttore della zona 2 di poste Italiane per capire se ci fosse la possibilità di una "modifica in corso d´opera". "I doppi turni, mattina e pomeriggio, già attivi in quella che è vista come la posta centrale del paese, sono senza dubbio un punto a favore rispetto all´attuale orario degli uffici di Piatucco che restano aperti solo la mattina - spiega Vivenzi -. Durante l´incontro ho però sollevato con il dirigente la questione parcheggi che è il vero problema di questo trasferimento".
Effettivamente, l´ufficio che dovrebbe accogliere tutta la clientela privata dispone di pochi posti auto, il che creerebbe non pochi disagi ai clienti. poste Italiane si è presa una settimana di tempo per valutare la possibilità di mantenere almeno uno sportello privati nello stabile di Piatucco.

Giornale di Brescia, 06 novembre 2011

Malegno: Allarme bomba all'ufficio PT

MALEGNO Sabato mattina ad alta tensione a Malegno. Un falso allarme per un fantomatico "pacco-bomba" ha tenuto col fiato sospeso i dipendenti dell'ufficio postale e i residenti di Via Cava. Ma i carabinieri, dopo aver perlustrato la palazzina di Via Cave, fortunatamente non hanno trovato nulla. L'allarme è scattato intorno alle 10.30 quando una telefonata anonima al centralino dell'ufficio delle Poste, ha comunicato che nell'edificio era stato posizionato un ordigno esplosivo.
In pochi minuti sul posto sono giunti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Breno che hanno evacuato lo stabile dove hanno sede quasi tutte le associazioni di volontariato di Malegno (gruppo alpini, Moto club sebino, Avis e Aido, gruppo cacciatori, associazione combattenti e reduci, protezione civile, gruppo escursionistico, associazione carabinieri e altri). Dopo oltre un'ora di ricerche, i militari hanno confermato che si è trattato di un falso allarme.

Brescia Oggi . domenica 06 novembre 2011 PROVINCIA, pagina 22

DARFO BOARIO TERME. Tragico incidente ieri mattina in un´abitazione in località Corne Rosse. Lo sparo ha trapassato l´addome della 37enne collaboratrice domestica

Parte un colpo, donna ferita a morte

La vittima Monica Albertinelli stava facendo le pulizie in una villa Proiettile esploso accidentalmente dalla pistola del padrone di casa

Possibile che quella pistola sia stata lasciata in giro per casa con il colpo in canna? O che sia stata la vittima stessa a maneggiare, troppo incautamente, l´arma che l´ha uccisa?
Solo la magistratura potrà tentare di dare risposte a questi e agli altri interrogativi, tutti angosciosi e laceranti, lasciati aperti dall´atroce episodio avvenuto ieri mattina in una villa in località Corne Rosse, a Darfo Boario Terme.
L´unica certezza è che da quella calibro 22 è partito un colpo, e che il proiettile ha trapassato l´addome di una sfortunata donna di 37 anni, provocandole una ferita mortale.
Inutile la corsa in elicottero all´ospedale Civile di Brescia, vano il disperato intervento chirurgico, che non è bastato per evitare il peggio: poco dopo le 15, i medici hanno dovuto constatare il decesso.
La vittima si chiamava Monica Albertinelli: una darfense che da qualche tempo abitava ad Esine, e che pare da molti anni lavorasse a tempo perso in quella villa come collaboratrice domestica, mestiere che alternava a quello di portalettere per poste italiane.
Ieri mattina alle 10, questa la prima e sommaria ricostruzione dei carabinieri, la giovane donna era da sola nella camera da letto dei padroni di casa, intenta a rassettare.
IL BOTTO IMPROVVISO, il boato inconfondibile di un colpo d´arma da fuoco esploso in un ambiente chiuso, ha subito fatto accorrere i due anziani coniugi: il marito, che era in giardino insieme a un conoscente, e la moglie, che si trovava in un´altra stanza.
Arrivati in camera hanno trovato Monica ancora viva, ma in un lago di sangue, accanto alla pistola, legalmente detenuta dal padrone di casa insieme ad alcuni fucili.
PER I CARABINIERI "si tende ad escludere responsabilità di terzi". Forse la donna ha afferrato l´arma per il verso sbagliato, forse voleva solo spostarla per spolverare, o magari osservarla per curiosità.
Tra tante ipotesi, quella del suicidio sembra comunque improbabile: il colpo ha ferito Monica a un fianco, e non ci si suicida sparandosi a un fianco, questo è poco ma sicuro. Tutto il resto è una assurda, inspiegabile tragedia.

 

sito a cura della Segreteria Territoriale SLP CISL di Brescia -  email slpbs@tin.it
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