LA STAMPA DI DICEMBRE 2013

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Brescia oggi - domenica 29 dicembre 2013 PROVINCIA, pagina 23

ROCCAFRANCA. I disservizi e le anomalie segnalati da alcune famiglie: «Errori incredibili»
Poste pazze e cittadini furiosi Scoppia il caso raccomandate
Scontrini di giacenza che svolazzano per strada e atti giudiziari recapitati alla persona sbagliata
È bufera a Roccafranca sugli errori nella consegna

Massimiliano Magli
Si chiamano raccomandate, e a Roccafranca sono in molti a pensare che il nome sia stato scelto perché è necessario raccomandarsi a un santo per farle arrivare a destinazione.
È un catalogo in continuo aggiornamento quello dei disservizi delle Poste nel paese della Bassa. C´è di che preoccuparsi oltre che arrabbiarsi. Se non altro perché di mezzo ci sono missive delicate come solleciti di pagamento, polizze assicurative, persino cartelle ospedaliere e atti giudiziari.
LA SITUAZIONE è ormai insostenibile, come lamentato da diversi cittadini che segnalano «errori grossolani nella consegna delle raccomandate. È accaduto - raccontano due famiglie vicine di casa - di trovare gli scontrini di avvenuta consegna svolazzare per strada: noi quello dei vicini, i vicini il nostro. Per risparmiare stampano questi scontrini leggeri e volatili. Se i portalettere li infilano nella cassetta della posta alla meno peggio o li appoggiano all´esterno, il guaio è fatto. Il vento se li porta via e buonanotte».
C´è anche chi lo scontrino della raccomandata se l´è trovato in pieno orto, ad alcuni metri da casa, tra cavoli e verza.
«L´ho notato per caso - spiega un contadino -, lo stavo buttando via come una cartaccia quando ho capito che non si trattava dello scontrino di un supermercato».
A inquietare sono anche gli errori in fatto di corrispondenza legale, con gli avvisi di giacenza in mezzo alla strada. Per non parlare del caso di chi la posta l´ha ricevuta: peccato solo che fosse indirizzata ad altri. È il caso surreale di Angelo Raimondi Cominesi, che ha ricevuto la notifica di una sentenza non a suo carico, con tanto di condanna e intimazione a saldare il dovuto per una causa di lavoro. «Peccato - spiegato il figlio Alberto -che noi, con la nostra macelleria, di cause di lavoro non ne abbiamo mai avute e che il destinatario sia un altro: una società impegnata nella distribuzione dell´abbigliamento che nulla ha a che fare con la nostra attività. Ho subito contattato il loro avvocato per metterlo a conoscenza della clamorosa svista».
Ma cosa succede ai contribuenti che non ricevono un atto giudiziario in ambito fiscale per colpe altrui? «Il fisco deve avere la certezza che il contribuente abbia o rifiutato o visto la comunicazione - spiegano allo Studio Zubani -. Diversamente la colpa è delle Poste se è fallita la tempestività della comunicazione tributaria. Se dovessero arrivare successivamente cartelle esattoriali relativamente a un procedimento notificato fuori termine o addirittura non notificato, il contribuente può, anzi, deve impugnarle possibilmente mediante un commercialista».

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Brescia Oggi - domenica 22 dicembre 2013 CRONACA, pagina 15

L´APPALTO. Fino al 31 ottobre del 2015
Tnt Post vince la gara per la posta comunale
Silvana Salvadori
Solo per l´ordinaria il carico di lavoro sarà di 360mila pezzi. Quasi 60mila sono invece le raccomandate

Tnt Post si è aggiudicata l´appalto dei servizi postali per il Comune di Brescia per due anni. Dopo un primo affidamento provvisorio nella scorsa estate, è arrivata l´ufficializzazione della vittoria del bando di gara approvato dalla Loggia. Il termine del contratto è previsto per il 31 ottobre 2015.
L´INCARICO riguarda il servizio di raccolta, smistamento, trasporto e distribuzione a domicilio degli invii in partenza dagli uffici comunali, con ritiro giornaliero da lunedì a venerdì. Tnt Post provvederà all´invio di diverse tipologie postali: posta ordinaria e prioritaria, raccomandate semplici e con prova di consegna, posta massiva con invio elettronico e pacchi di libri semplici e raccomandati. Soltanto per quanto riguarda la posta ordinaria e prioritaria, il carico di lavoro previsto dal Comune di Brescia per il prossimo biennio sarà di oltre 360mila pezzi. Saranno invece 46mila le raccomandate con prova di consegna, 13mila quelle semplici, 63mila gli invii elettronici di posta massiva e 13mila libri. Fino alla scorsa primavera era Poste Italiane ad occuparsi di questo servizio.

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Giornale di Brescia, 15 dicembre 2013

Il pacco postale violato

In un’Italia che sta andando a rotoli, tra governi traballanti e proteste del movimento dei Forconi, sono qui a raccontare uno spiacevole evento di cui sono stata protagonista e che ha portato la mia fiducia nei confronti delle Poste Italiane ad un livello che va al di sotto dello zero! In data 6 dicembre 2013 mi sono recata nell’ufficio postale del paese dove vivo (Verolavecchia) per spedire un pacco Gammafree contenente due regali per una mia carissima amica e per il suo bimbo, residenti a Lipari, nelle stupende Eolie. La scatola, perché è quella la forma del pacco, conteneva un libro per bambini incartato e una busta, a sua volta chiusa da strati di scotch,con inserito un biglietto d’auguri e una corsettina di 7cm per 10 cm che conteneva, sigillata al suo interno con altro nastro adesivo, una scatolina con una catenina con ciondolo. Consegno il pacco ai dipendenti dell’ufficio, li saluto e ringrazio per il servizio svolto come sempre con diligenza e me ne torno a casa tutta contenta e speranzosa che la mia amica possa ricevere il pacchetto proprio il giorno del suo compleanno. Cosa che strano caso avviene, perché la mia amica mi chiama mercoledì 11 dicembre dicendomi di aver ricevuto il pacco e mi ringrazia tanto per la lettera, per gli auguri e per il libro, senza menzionare la catenina. Parla parla, scopro che dal pacco, non si sa come e per volontà di chi, sono sparite la borsettina e la scatolina sigillate dentro alla busta con la lettera. Amareggiata e arrabbiata mi scuso con l’amica che, pure lei rammaricata, mi conforta dicendomi di non preoccuparmi e che il solo esserci sentite al telefono le ha fatto un grande piacere. Son passati alcuni giorni, non so cosa sia accaduto durante il tragitto della spedizione, ma la costante amarezza che mi dà il tormento, mi porta a scrivere questa lettera per esprimere la desolante tristezza per la bassezza dei gesti che certe persone riescono a compiere. Inoltre,sento continuamente parlare di tutela della privacy e poi qualche infelice furbacchione, uomo o donna che sia, apre il pacco, guarda dentro e si permette di prendere una cosa che non è di sua proprietà. Ma scherziamo? Dove è finito il rispetto per gli altri. Quello che mi fa male non ha nulla a che vedere con il valore economico di quella collanina e del suo ciondolo, assolutamente no. Quello che mi ferisce di più è che è stato violato il valore affettivo di quell’oggetto, preso e spedito ad un’amica, ex compagna di università alla quale
voglio bene e che stimo. È proprio vero che nella vita non si smette mai di imparare, di delusioni ne ho già avute parecchie e di ogni tipo, ma questo spiacevole evento mi ha fatto capire che il male è sempre dietro l’angolo, pronto a colpirti quando meno te lo aspetti. E ora mi rivolgo a te, uomo o donna, che hai compiuto questo gesto così meschino rubando una collanina credendola magari in oro bianco, in realtà è argento puro, per domandarti se nel momento in cui prendevi quel pacchetto non hai pensato al dispiacere che il tuo atto avrebbe provocato in
chi ha spedito il pacco e in chi purtroppo per malaugurato merito tuo non lo ha mai ricevuto. No, probabilmente non hai fatto questo pensiero, altrimenti ti saresti fermato o fermata prima. E finisco facendoti gli auguri di un felice Natale! Il mio purtroppo quest’anno, grazie al tuo gesto mascalzone, sarà meno felice del solito.

Viviana Filippini Verolavecchia

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Giornale di Brescia, 08 dicembre 2013

Poste, più servizi guardando ad Amazon
Avviata una campagna di investimenti, con la trasformazione di 31 contratti part time a full. Sì alla creazione di nuovi uffici: «Serviranno altri 40 impiegati»

Trentuno portalettere passati da part-time a tempo pieno e ventisei impiegati in più agli sportelli. E’ questo il passo - avviato l’1 dicembre e da terminare entro fine febbraio - con cui Poste Italiane è tornata a investire sul servizio a Brescia e in provincia, dopo qualche anno di tagli  e riduzioni. Per far fronte alle carenze di personale denunciate a più riprese dai sindacati, che a inizio autunno stimavano un fabbisogno di 70 postini e 30 sportellisti, la spa pubblica ha messo a punto un accordo regionale, sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Failp e Sailp. L'obiettivo?  «Il riequilibrio della forza lavoro in Lombardia, con particolare attenzione alla questione bresciana - racconta il segretario di Slp Cisl Giovanni Punzi - penalizzata negli ultimi anni dall’eliminazione di 78 zone di recapito, la chiusura di numerosi piccoli uffici in provincia, e l’eliminazione di doppi turni mattina-pomeriggio in capitali territoriali come Iseo, Salò e Concesio». Ma le notizie buone non sono finite. Alla prima se ne aggiunge un’altra, che potrebbe essere un passo determinante nel rilancio del servizio e dei carichi di lavoro, ridotti negli ultimi tempi dall’avvento della corrispondenza elettronica. «Siamo di fronte a uno nuova scommessa - svela il numero uno di Slp Cisl -. Da qualche giorno la società Amazon, specializzata in e-commerce, ha affidato a Poste la consegna dei suoi pacchi. Siamo in fase sperimentale, fino al 31 dicembre,ma è inutile dire che vediamo questa come una delle vie giuste per il rilancio dell’azienda. In più il lavoro di recapito è aumentato per la consegna delle cartelle "a firma" di Equitalia, che stanno gravando non poco i portalettere ». La situazione degli esuberi però, dopo il taglio delle 78 zone di recapito e la riduzione delle lavorazioni al Cmp di via Dalmazia, non è risolta. «Stiamo pianificando il collocamento dei 136 esuberi entro fine 2014 - continua Punzi -. Come? Rafforzando l’area portalettere con altre 40 unità su tutta la provincia da marzo, ma anche con un nuovo progetto che prevede la creazione di nuovi uffici da dedicare esclusivamente alla consegna degli oggetti "inesitati", quelli che il postino non riesce a consegnare a domicilio e riporta in ufficio. In città potremmo crearne quattro o cinque, separando in uffici strategici i servizi finanziari da quello postali. Potrebbero servire 40 impiegati. In più c'è la provincia. Stiamo pensando ai centri di Chiari, Verolanuova, Darfo, Roè Vociano e Leno».
Flavio Archetti

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Brescia Oggi - martedì 03 dicembre 2013 ECONOMIA, pagina 27

TECNOLOGIA. Bezos: tra 5 anni consegne lampo con aerei senza pilota
Addio al postino, Amazon spedirà i pacchi con i droni

NEW YORK
Postino, addio. Con la tecnologia perfezionata dalla Cia nella guerra al terrorismo, il più grande negozio virtuale mondiale promette consegne a domicilio in mezz´ora. In tempo per Cyber Monday, giorno dei grandi saldi online dopo il ponte di Thanksgiving, Jeff Bezos capo di Amazon ha annunciato che tra quattro o cinque anni sarà possibile usare droni per le consegna. Bezos ha presentato il meccanismo a «60 Minutes», programma tv settimanale di approfondimento della Cbs.
«Amazon Prime Air», questo il nome del mini-veicolo senza pilota, sarà possibile dall´accumulo di tecnologie usate finora per prendere di mira e uccidere militanti islamici in Pakistan o Yemen. Dopo la trasmissione, Amazon ha messo online un video che mostra un prototipo di drone in azione. Nel filmato un cliente ordina da un tablet un prodotto su amazon.com con l´opzione Prime Air. Nel magazzino il prodotto è messo in una scatola di plastica gialla. Un mini-elicottero radiocomandato con 8 eliche azionate da motori elettrici aggancia la scatola e la trasporta nel giardino del cliente. Il drone si posa sull´erba, sgancia la scatola e riparte.
«Possiamo assicurare consegne entro mezz´ora dall´ordinazione per oggetti che pesano fino a poco meno di due chili e mezzo», ha affermato bezos, «praticamente l´85% per cento del nostro business».
Per Bezos, Amazon potrebbe essere in grado di avviare il sistema in quattro anni: il processo di approvazione da parte della Federal Aviation Administration potrebbe allungare i tempi. Preoccupazioni sono state espresse dal blog di tecnologia Quartz.com: i veicoli di Amazon potrebbero incendiarsi o sbattere contro oggetti o persone. rischio di cui Bezos si è detto consapevole.
Ma a parole e ad anni di distanza tutto sembra facile, un po´ come le «pizze calde volanti» di uno spot di Domino´s Pizza in Gran Bretagna: i droni sarebbero in grado di coprire fino a 15 chilometri da uno dei centri di smistamento che Amazon sta costruendo in tutto il Paese.