LA STAMPA DI FEBBRAIO 2013

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Giornale di Brescia, 17 febbraio 2013-02-17

L'avviso"non è arrivato" ma la multa è raddoppiata

Molti dei 5.000 automobilisti che hanno lasciato scadere i termini accusano le Poste di non aver segnalato la raccomandata giacente

Un nuovo problema sembra affacciarsi in questi giorni sul"milionario " mondo delle multe comminate dalle postazioni fisse di controllo della velocità e gestite dalla Provincia di Brescia. In molti infatti si ritrovano con la multa raddoppiata per aver lasciato scadere i termini del pagamento in misura ridotta, ma lamentano di non aver ricevuto alcuna comunicazione dell'infrazione commessa. In particolare accusano senza mezzi termini le Poste di non aver effettuato la notifica dovuta e neppure di aver lasciato l'avviso di giacenza nella cassetta postale dell'abitazione, così da consentire all'interessato di ritirare il verbale all'ufficio postale. E sono davvero molti coloro che si rivolgono alla Polizia provinciale chiedendo di poter
ridurre l'esborso, spesso quando ormai tutti i termini sono scaduti. Allo sportello provinciale infatti molti di questi automobilisti giungono solo perché raggiunti dalla contravvenzione accessoria (che non abbisogna di notifica) legata alla mancata
comunicazione dei dati anagrafici del conducente del veicolo colpito della sanzione principale. Il problema è appunto che, data per avvenuta la notifica, i sessanta giorni previsti per disporre della sanzione in forma ridotta sono a quel punto
già trascorsi. In sostanza arriva una multa che sfiora i 500 euro. La situazione riguarderebbe non meno del 5% del totale dei 100 mila verbali emessi in un anno dalla Polizia Provinciale per l'eccesso di velocità rilevato dalle macchine automatiche. Le cosiddette multe "inconsapevoli" sfiorano così oggi il tetto delle cinquemila unità. A detta dei multati tutto nasce proprio quando la notifica è trasmessa a mezzo posta: la legge prevede che oltre al primo avviso (ovvero il primo tentativo di notifica dell'atto) ne venga emesso un secondo da parte dell'ufficio postale (sulla giacenza dell'atto in ufficio), da lasciare nella cassetta postale o affiggere sulla porta. E secondo i multati è in questi passaggi che qualcosa si inceppa.
A questo punto infatti la notifica si dà per eseguita decorsi 10 giorni di giacenza senza ritiro dell'atto, e lo stesso deve comunque rimanere disponibile per il ritiro nei successivi sei mesi (dopodiché ritorna al mittente in via Romiglia). Una volta rispettate le disposizioni, ossia quando l'amministrazione può dimostrare il regolare invio (o affissione) degli avvisi, la notifica si ritiene perfezionata in quanto in tal modo il destinatario è stato messo in grado di conoscere l'esistenza dell'atto e della sua notifica. La certificazione della comunicazione è fatta dal postino: la sua parola vale assai più dell'obiezione del cittadino di non aver ricevuto avviso. In cassetta postale il postino rilascia semplicemente un avviso di giacenza e l'avvertimento in cui si legge che sono state espletate le formalità di cui all'8,comma2della legge 890/92.
Se l'atto non viene ritirato,come detto, la notifica si perfeziona automaticamente e comunque dopo 10 giorni. Questo perché si applica l'articolo 140 del Codice di procedura civile: "Se il destinatario non viene trovato l'atto va in deposito e il destinatario viene avvertito di tale vicenda con avviso per raccomandata AR".
Se tale raccomandata manca la notifica è viziata, ma se anche la raccomandata successiva non viene ricevuta per assenza, a quel punto il destinatario troverà il cartoncino di avvenuto deposito della seconda raccomandata senza un nuovo avviso. Un meccanismo complesso. Che quando inciampa va a cadere pesantemente sul portafogli del cittadino.
Roberto Manieri

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GIORNALE DI BRESCIA - VENERDì 15 FEBBRAIO 2013 - LA CITTà Pag. 14

SEGRETERIA SLP-CISL

Punzi confermato leader provinciale per la quarta volta: sarà in carica fino al 2015

Sarà ancora Giovanni Punzi, eletto per le quarta volta consecutiva, il segretario del sindacato postelegrafonico Cisl di Brescia. Il numero uno di Slp è stato confermato alla guida della segreteria che segue i dipendenti postali al termine di una votazione che ha visto coinvolti 75 delegati, radunati ieri pomeriggio all’hotel Cà Noa in occasione del sesto e ultimo Congresso Territoriale Slp Cisl, visto che dal 2015 il ramo sindacale si unirà - per effetto dell’avvento della nuova riorganizzazione - alle altre sigle Fisascat, Fiba e Felsa.
Cinquantacinquenne, nativo di Cava dei Tirreni, Punzi sarà accompagnato per i prossimi due anni da tre componenti della segreteria, eletti a loro volta dai delegati: Monica Garattini, Massimo Di Bartolomeo e Celso Marsili.
Al lavoro nel sindacato dal 1983, Punzi vanta oltre ai ventisei anni di esperienza provinciale, anche quattro anni nella segreteria
regionale lombarda dell’organismo di rappresentanza. Dal 2001 invece è alla guida della Slp, che da oggi al 2015 traghetterà verso la fusione in un unico ramo prevista dalla nuova Federazione Cisl.

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GIORNALE DI BRESCIA - VENERDì 15 FEBBRAIO 2013 - LA CITTà Pag. 14

TAGLI AI SERVIZI

Nei piccoli Comuni la posta solo due giorni a settimana
Questa la proposta di Poste italiane contestata da Cisl al congresso dei dolori: crollano le spedizioni e i posti di lavoro

L’avvento della posta elettronica si è abbattuto come un macigno su lettere e raccomandate anche a Brescia. Il risultato? Rischia di essere la rivoluzione nei servizi e nell’organizzazione del lavoro come li conosciamo da decenni. Nell’ultimo anno il centro meccanizzato postale (Cmp) di via Dalmazia ha perso infatti il 26% del giro di corrispondenza tradizionale, passando da un totale 1 milione e 100 mila a 800 mila pezzi lavorati al giorno. La conseguenza di questa ecatombe sarebbero due fatti che nelle Poste definiscono epocali: la trasformazione e il declassamento del Cmp, con la riduzione da 320 a 76 posti di lavoro, ma anche un progetto che potrebbe portare alla distribuzione della posta per due soli giorni la settimana nei comuni più piccoli, con il conseguente con il taglio di 100 zone di recapito.
Questa serie di gravi problemi è stata al centro del dibattito del sesto Congresso Territoriale Slp Cisl, organizzato ieri in città al Park Hotel Cà Noa in occasione dell’elezione del nuovo direttivo di Brescia. Nelle tre ore di incontro i segretari di Brescia Giovanni Punzi, della Lombardia Pino Marinaccio, e della segreteria nazionale Bruno Pinto, hanno messo sul piatto i numeri della crisi, ma anche una serie di proposte per salvaguardare l’occupazione e rilanciare la competitività dell’azienda.
«La corrispondenza si sta riducendo in maniera drastica - ha spiegato il segretario di Slp Cisl Lombardia Pino Marinaccio -. Dalla scorsa estate al Cmp sono stati soppressi alcuni turni di lavoro, il personale è stato impiegato in altri settori dell’azienda, le borse dei portalettere hanno iniziato a essere più leggere, e sono calate le prestazioni straordinarie. Nella nostra città Poste Italiane è corsa ai ripari riacquisendo le 23 zone di recapito appaltate in precedenza alla Tnt, ma anche tornando a lavorare con alcuni grossi clienti come A2A e l’Inps. è comunque utile ricordare che le società più organizzate, come ad esempio la stessa A2A, stanno lanciando nuovi modelli operativi in cui chiedono ai clienti di fornire l’e-mail per poter spedire direttamente a casa le fatture, mettendo a repentaglio per il futuro nuove fette di corrispondenza cartacea».
Il tema del confronto sindacale non ha naturalmente tralasciato i servizi postali, mettendo l’accento su disfunzioni che hanno attirato severe critiche.
«Per la distribuzione della posta registriamo uno scarso o nullo interesse verso la qualità del lavoro - ha precisato Punzi -. Parliamo di ferie erogate anche in assenza di personale per la sostituzione, oaddirittura giornate di ferie d’ufficio assegnate in giornate particolari, infischiandosene di lasciare le zone di distribuzione ferme.
Non meglio - secondoil sindacalista postelegrafonico Cisl - la situazione dei palmari tecnologici, lo strumento a cui è stato affidato il rinnovamento della figura del portalettere, che presentano una serie di criticità di non poco conto, partendo dalle batterie che non funzionano, al software eccessivamente lento, alle funzioni inadeguate per il compito
da svolgere».
Le proposte si sono concentrate sulle prospettive di rilancio. «Per il Cmp - ha suggerito il segretariobresciano - vedo la possibilità di sfruttare l’alta specializzazione nella ripartizione della corrispondenza, considerato che a Brescia si consegna all’80% dei portalettere la posta già pronta per essere distribuita, quando la media italiana è del 20%. Potremmo quindi proporci per svolgere il servizio per le province vicine». Simile, in un ottica di sviluppo tecnologico, la riflessione sull’esubero di portalettere.
«Se i carichi di lavoro sono calati è però vero che ambiti come la consegna dei pacchi legati all’e-commerce potrebbero tornare a creare lavoro». Insomma, per l’Slp Cisl quello degli esuberi è un numero che va rivisto.
Flavio Archetti

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Brescia Oggi - venerdì 15 febbraio 2013 CRONACA, pagina 9

Eletta la segreteria Slp-cisl

Il sindacato cisl dei postali (mille iscritti su 2.250 addetti in provincia) ha celebrato il suo sesto e ultimo congresso di categoria. La riorganizzazione in atto nella sigla di Bonanni porta alla soppressione delle strutture territoriali del Sebino Vallecamonica e alla creazione di una nuova organizzazione a livello provinciale. Insomma si riparte daccapo, e per questo Giovanni Punzi, per 12 anni e tre mandati alla guida di Slp-cisl di Brescia, ieri ha potuto essere rieletto.
è stato confermato dai delegati riuniti alla Cà Noa di via Branze, e sarà lui a guidare la trasmigrazione, prevista per il 2015, verso la nuova Federazione che includerà anche Fisascat (commercio e turismo), Fiba (bancari) e Felsa (autonomi e atipici).
Il percorso di collaborazione con queste categorie su temi di interesse comune (formazione, welfare contrattuale, sviluppo di politiche organizzative, bilateralità) è già fissato a livello nazionale.
Oltre a Punzi, i delegati hanno eletto nella segreteria provinciale: Massimo Di Bartolomeo, Celso Marsili e Monica Garattini. MI.VA.

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Brescia Oggi venerdì 15 febbraio 2013 CRONACA, pagina 9

IL CASO. E´ crisi anche per il colosso che a Brescia ha 2.250 dipendenti e su cui pesa la spada di Damocle di 244 esuberi al Cmp di via Dalmazia. Sindacati in allerta
Le poste messe in ginocchio dalle e-mail
Mimmo Varone
Le lettere tradizionali hanno subito un tracollo del 26 per cento e al centro bresciano lavorano una media di 800 mila corrispondenze private

Il congresso provinciale dei "postali" che aderiscono alla Cisl

è crisi anche per le poste. Sui 2.250 dipendenti degli uffici bresciani pesa la spada di Damocle di 244 esuberi al Cmp di via Dalmazia e altri cento tra i portalettere. La posta elettronica taglia drasticamente la corrispondenza cartacea, la concorrenza strappa sempre più quote di mercato all´azienda dominante. Le lettere tradizionali subiscono un tracollo del 26 per cento e il Cmp bresciano si è ridotto a lavorarne non più di 800 mila, con prospettive di ulteriore contrazione fino al 2015.
IN VIA DALMAZIA alcuni turni sono stati già soppressi. Il Piano di ristrutturazione di poste spa lascerà a Brescia solo l´accettazione dei grandi clienti e la logistica. Tutti gli altri servizi verranno trasferiti in altre sedi. La morale è che su 350 addetti, 244 devono uscire o trovare altra collocazione. Il sindacato di categoria Slp-Cisl registra con preoccupazione che l´azienda mette in atto politiche di incentivazione all´esodo, di espulsione dei lavoratori a seguito di provvedimenti disciplinari, di trasformazione dei rapporti da full a part time, di razionalizzazione degli uffici e via dicendo.
I 244 dipendenti del Cmp e i 100 portalettere con ogni probabilità non verranno licenziati - così almeno assicura il sindacato -, ma saranno trasferiti altrove. Ad oggi non sanno né dove né quando. Intanto diverse zone di recapito restano sguarnite di titolari e ci si affida ai contratti a tempo determinato.
La liberalizzazione del servizio ha mantenuto in capo all´azienda notifiche di atti amministrativi e multe stradali, ma ha rafforzato la concorrenza. Tnt e il suo network nazionale sono competitori agguerriti e in ripresa. Ma anche altre aziende sfidano l´ex monopolista Il bergamasco Media Group per anni ha effettuato il recapito nei comuni di Castenedolo, Nave, Bovezzo, Manerbio e altri, prima di cedere il servizio a un´altra società bresciana.
Vero è che a Brescia poste Italiane ha riacquisito le 23 zone di recapito prima affidate a Tnt ed è riuscita a riprendersi grandi clienti come A2A e Inps. Ma il vantaggio non durerà molto. La stessa A2a sta lanciando una campagna pubblicitaria per convincere i suoi clienti a comunicare l´e-mail per ricevere le fatture in formato elettronico.
Sono i temi che il segretario provinciale Giovanni Punzi ha messo al centro della sua relazione al sesto congresso di Slp-Cisl, insieme al problema delle giacenze che ora si formano a causa della mancata copertura delle zone di recapito peraltro ridotte di 80 unità in tutta la provincia. Intanto i servizi a valore aggiunto perdono quota. Calano del 23.97 per cento i cosiddetti servizi integrati, del 4.5 i digitali e multicanale, del 9.97 la posta non indirizzata, del 18 i servizi all´editoria, del 47.1 i pacchi.
Neanche la logistica funziona come dovrebbe. poste Italiane non dispone di un corriere espresso, a parte la consociata Sda che svolge il servizio pacchi. Il sindacato suggerisce di integrare il recapito con trasporti e logistica per riprendere le quote di mercato perse e rispondere alla domanda dei clienti.
NEL PANORAMA per nulla confortante, che mette a rischio la stabilità dei dipendenti, la rete degli sportelli è stata in grado di affrontare la crisi, tuttavia - sottolinea Punzi - maggiore attenzione si dovrebbe prestare agli organici, al malfunzionamento e all´aggiornamento dei sistemi informatici, alla formazione professionale, ai distacchi e alle politiche di incentivazione. Il palmare, ad esempio, dovrebbe essere lo strumento principe per il rinnovamento della figura del portalettere, ma "presenta molte criticità, tipo batterie che non funzionano, software lento e inadeguato per alcune funzioni". Se dalla crisi si esce con lo sviluppo e il rilancio dei servizi, per il sindacato c´è davvero parecchio da fare.

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Brescia Oggi - giovedì 14 febbraio 2013 ECONOMIA, pagina 34

Università e postali: oggi le assise a Brescia

Altra giornata di congressi per la Cisl di Brescia. Oggi sono in programma le assise dell´Università e del sindacato dei lavoratori delle poste (Slp).
ENTRAMBI gli appuntamenti sono alle 16: mentre i delegati della Cisl Università si riuniranno con il leader, Maria Luisa Mazzi, nella sede di Ingegneria di via Branze 38, quelli delle poste si ritroveranno al Park Hotel Ca´ Nöa: per loro sarà l´ultimo "confronto" in proprio considerato che, con gli accorpamenti di categoria nel 2015, confluiranno in un´unica federazione con commercio, bancari e lavoratori non standard. Al centro dell´attenzione l´adeguamento del servizio postale alla rivoluzione tecnologica che ha ridimensionato il contenuto tradizionale di poste Italiane. Generando - spiega il segretario generale, Giovanni Punzi - piani di contenimento dell´occupazione importanti: non ultimi quello del Centro di meccanizzazione a Brescia con l´annuncio di 244 esuberi e l´eccesso di portalettere quantificato in 100 unità.

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Giornale di Brescia, 13 febbraio 2013

Congresso Cisl, servizio postale verso il futuro
Domani alla Cà Nöa operatori e sindacati in confronto sulle sfide della modernità

Ripensare ed adeguare il servizio postale italiano. è l'obiettivo dell'appuntamento congressuale del Sindacato dei lavoratori Poste della Cisl che si terrà domani al Park Hotel Cà Nöa a partire dalle 16. "Siamo in una situazione - osserva Giovanni Punzi, Segretario generale del Slp Cisl - che rende complesso il nostro compito di tutela e rappresentanza, ma evidenzia anche il ruolo di proposizione di cui oggi il sindacato deve farsi carico". La grande rivoluzione della posta elettronica e delle comunicazioni commerciali, infatti, ha fortemente ridimensionato il servizio di Poste Italiane. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: i piccoli uffici postali, meno frequentati, vengono chiusi, mentre i restanti presentano riduzioni di orario di apertura degli sportelli. Tutto questo, tuttavia, non ha conseguenze soltanto sulla qualità del servizio, ma anche sui dipendenti: si stanno attuando, infatti, piani di contenimento del personale. I dati riguardanti il territorio bresciano parlano chiaro. Il Centro di Meccanizzazione Postale ha calcolato 244 esuberi, tra cui un soprannumero di 100 unità tra i portalettere. Scopo del congresso, dunque, sarà ribadire la necessità di ripensare ed adeguare il servizio postale alle sfide del tempo in cui viviamo, per renderlo più efficiente nei confronti dei cittadini, ma senza andare a discapito dei lavoratori. "Si tratterà - precisa Punzi - dell'ultimo Congresso di categoria". Nel 2015, infatti, la riorganizzazione del sindacato compirà un altro passo importante: gli accorpamenti di categoria con la creazione di una Federazione in cui confluiranno, in questo caso, poste, commercio, bancari e lavoratori con contratti non standard. "Una riforma che ci consentirà di essere protagonisti di nuova generazione per la società globale, rilanciando però, al contempo, la natura associativa della Cisl" conclude Punzi.

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Giornale di Brescia, 09 febbraio 2013
La cassa a tempo blocca la rapina
Così va praticamente in fumo il colpo alle Poste di via Lombroso

Le intenzioni del rapinatore erano ben diverse. Nei suoi sogni di bandito c'era quello che i dipendenti dell'ufficio postale gli aprissero la cassaforte e gli dessero tutto il denaro contenuto. Ma
il malvivente non ha fatto i conti con la cassa temporizzata delle Poste e ha dovuto - si fa per dire -
accontentarsi di un bottino di 500 euro. Il colpo è stato messo a segno giovedì attorno alle 13.30
alle Poste di via Lombroso. Un bandito solitario, con il viso coperto da occhiali da sole e berretta di lana, armato di taglierino, ha fatto irruzione nei locali dell'ufficio postale e ha minacciato i presenti con la lama del cutter. Pretendeva che gli impiegati gli aprissero il forziere, ma di fronte al fatto che la cassaforte fosse a tempo,e si aprisse in orari predeterminati, ha dovuto rinunciare alle sue intenzioni e fuggire a piedi dopo aver arraffato i 500 euro. Sul posto è arrivata una Volante
della Polizia, ma dell'uomo, un italiano sui 35/40 anni, abbastanza robusto e alto all'incirca 1,70,
non si è trovata traccia. Sempre gli agenti della Polizia, in particolare della Divisione Anticrimine,
così come disposto dal questore Lucio Carluccio, nella giornata di giovedì sono stati impegnati
in una serie di controlli di persone sottoposte a misure cautelari alternative al carcere.
è stato infatti predisposta una intensificazione di questo genere di verifiche,anche in base al ricorso, in misura maggiore, a queste forme alternative alla detenzione (affidamento in prova, arresti domiciliari, obbligo di dimora, o la misura di sicurezza della libertà vigilata). Le persone controllate al loro domicilio sono state 103, e solo in un caso è stata riscontrata una inosservanza delle prescrizioni. Altre verifiche sono già in programma per le prossime settimane.

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Giornale di Brescia, 08 febbraio 2013

Col nuovo postino posta e giornale in ritardo

Nuvolera, ore 14: il Giornale di Brescia non è ancora arrivato. Aveva ragione mia madre. Ieri era l'ultimo giorno di lavoro del postino e pure l'ultimo giorno in cui avrei potuto leggere il GdB (a cui siamo abbonati) ad un orario decente. Quanto ci metterà il nuovo postino ad imparare il suo "giro"? Poste italiane ha questo strano vezzo di proporre contratti di lavoro a tempo determinato mettendo come uno dei più importanti requisiti il "non aver mai lavorato precedentemente per Poste Italiane". Giudicate voi. Non mi resta che dire grazie ad un giovane postino desenzanese che ogni mattina attorno alle 10.30 consegnava posta e giornale dopo uno squillante "Buongiorno!", educato cortese e volenteroso chiedeva informazioni sugli indirizzi per poter svolgere al meglio il suo servizio.
Gli auguro di trovare presto un nuovo lavoro.
Elia Mazzardi - Nuvolera

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Giornale di Brescia, 07 febbraio 2013

Brione Colpo in Posta, via con 6mila euro
Due i banditi che hanno fatto irruzione martedì negli uffici di via San Zenone

BRIONE Rapina mattutina martedì all'ufficio postale di Brione, che si trova nello stesso immobile del Municipio. Il colpo, ai due banditi entrati inazione,è fruttato un bottino di 6mila euro. I malviventi hanno fatto irruzione attorno alle 10, nei locali della Posta di via San Zenone,con il viso coperto
da passamontagna. Uno dei due impugnava una pistola, probabilmente giocattolo a detta degli investigatori dell'Arma che hanno raccolto le testimonianze. Mentre uno teneva il dipendente e
il cliente sotto la minaccia dell'arma, l'altro ha aggirato il bancone e si è servito da solo, arraffando le banconote contenute in cassa. Preso il denaro i due sono fuggiti salendo su un'utilitaria di colore scuro. Vettura risultata rubata a Gardone Val Trompia i primissimi giorni del mese e abbandonata lungo la strada che da Brione scende a Gussago.
L'auto è stata restituita poi al legittimo proprietario. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Gussago, coordinata dal luogotenente Sergio La Prova, che hanno raccolto alcuni
elementi per arrivare a risalire ai responsabili del colpo. Nonostante le poche parole pronunciate
dai due, pare fossero italiani.
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BRIONE. Hanno fatto irruzione mascherati
Rapinata la Posta Due banditi in fuga con seimila euro
Minuti di terrore per le impiegate sotto la minaccia di una pistola

Un paio di minuti di terrore martedì mattina per due dipendenti dell´ufficio postale di Brione, adiacente al municipio, preso di mira da due banditi che alle 10.30 hanno fatto irruzione, mascherati e con una pistola in mano.
Dopo essersi fatti consegnare i soldi in cassa, circa seimila euro, i due banditi sono scappati a bordo di una Lancia "Ypsilon" rubata a Gardone, che hanno abbandonato durante la fuga verso Gussago. Le due impiegate, dopo essersi riprese dallo spavento, hanno chiamato il "112". Durante le ricerche i carabinieri hanno fermato tre giovani sospetti, ma tutti avevano un alibi e sono stati rilasciati. I carabinieri di Gussago e di Gardone Valtrompia, grazie ad alcune testimonianze e ai rilievi, hanno acquisito elementi giudicati interessanti per poter dare un nome ai due banditi. Si indaga negli ambienti della malavita locale e bresciana. F.MO.

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Brescia Oggi - sabato 02 febbraio 2013 ECONOMIA, pagina 35

Le assise in provincia
La CISL verso i congressi e gli assetti nelle categorie
Accorpamento tra Brescia e la parte bresciana del comprensorio camuno-sebino: un solo sindacato con oltre 100 mila tesserati

Le assise entreranno le vivo dalla prossima settimana, iniziando dalla Fistel. A seguire le altre - nella tabella il dettaglio; per Felsa (atipici), Fns (sicurezza) e Ugc (agricoltori) altri appuntamenti - fino al congresso del 21-11 marzo: completerà il percorso di integrazione tra la parte bresciana della cisl di Vallecamonica-Sebino (49 Comuni tra Valle e lago d´Iseo, per oltre 10 mila iscritti; il resto andrà con Bergamo) e la cisl di Brescia. Un cammino - inserito nell´ambito del piano di riassetto regionale con la riduzione delle Unioni da 14 a 8 - che darà corpo, in provincia, a un sindacato - con i 92.155 a Brescia - con oltre 100 mila tesserati. E determinerà meno segretari e più operatori sul territorio.
CON L´AVVICINARSI delle date (congiunte) prendono corpo movimenti che dovrebbero interessare alcune segreterie delle categorie, accompagnate dalla sostanziale conferma degli attuali leader a Brescia e movimenti per quelli camuni. Francesco Diomaiuta (segretario generale in Valle) è in pole per entrare nella squadra di vertice della cisl a fianco di Enzo Torri (generale) e Giovanna Mantelli. Gianfranco Bertocchi (segretario comprensoriale) potrebbe restare in Valle, ma non viene escluso per lui un incarico a Milano, oppure fuori regione. La segreteria Fai, guidata da Daniele Cavalleri (con lui Roberta Dalola e Roberto Ortolani) dovrebbe rimanere a tre con un possibile ingresso dalla Valle (e l´eventuale uscita di Dalola). Possibile passaggio a 4 per la Femca (il leader è Giuseppe Marchi; con lui Gennaro de Troìa e Mariarosa Mondini) con l´arrivo di Salvatore Bongiovanni da Darfo. Il vertice della Flaei, ora guidata da Daniela Manessi (con lei Giuseppe Bertozzi, Angelo Guerrini e Giovanni Cucchi), salirà a 5 con l´arrivo di Dario Mariotti; ma sono previste novità all´interno. Assetto immutato per la Fim - Giacomo Meloni, già segretario generale in Valle è andato alla cisl di Bergamo - con il leader, Laura Valgiovio, supportato da Alessandra Damiani, Stefano Olivari e Daniela Pedrali. Tre segretari in prospettiva per la Filca, con la conferma di Roberto Bocchio (generale) e Enrico Dalè: Sara Piazza dovrebbe succedere a Giancarlo Bui. Nessuna variazione per la Fit (Mauro Scalvini, generale, Roberto Polini e Fabrizio Baresi), una delle tre sigle per le quali l´integrazione è in atto da tempo: le altre sono quella dei medici (il vertice passerà a tre, affiancando a Luigi Filippini, altri due membri espressione dell´Asl) e la Fistel, con il passaggio della squadra (guidata da Marina Bordonali) da quattro a tre; Riccardo Zumiani, Giovanna Apostoli e Maria Flavia Boselli, gli altri componenti attuali.
LA SCUOLA aumenterà a quattro, con l´ingresso di Attilio Boldini (il leader in Valle, Elisabetta Possessi, andrà a Bergamo) a fianco di Luisa Treccani (generale), Guido Lazzaroni e Battista Alghisi. La Fisascat rimarrà a tre - in segreteria Alberto Pluda (generale), Valter Chiocci e la sostituzione di Eleonora Feroldi, prossima alla pensione -, la Slp a quattro, con un ingresso da Darfo: oggi in squadra Giovanni Punzi (generale), Massimo Di Bartolomeo, Celso Marsili e Clorinda Bello. Conferma a cinque per la Fnp, con l´ingresso di Roberto Ravelli Damioli: dovrebbe sostituire Luciano Geroldi (già intenzionato a lasciare l´incarico) nella squadra di Alfonso Rossini, che comprende Luisa Battagliola, Silvio Ortolani e Silvano Sala. La Fp salirà a 4, con l´arrivo di Andrea Buelli nella compagine guidata da Franco Berardi, affiancato da Mauro Scaroni e Francesca Magnifico. Allargamento a quattro (forse a cinque) per la Fiba guidata da Maria Rosa Loda, supportata da Mauro Bettenzoli e Andrea di Noia: da Darfo arriverà Battista Valgolio. R.E.