LA STAMPA DI FEBBRAIO 2016
Giornale di Brescia, 27 febbraio 2016 Simulando una verifica sulle banconote gli hanno sottratto dall'abitazione i risparmi di una vita Indagini. |
Corriere della Sera - Martedì 23 Febbraio, 2016 In Cassazione Il diritto dei cattolici a non lavorare la domenica L’ultimo richiamo di un Pontefice al rispetto delle festività è stato di papa Francesco nell’udienza generale del mercoledì prima di Ferragosto scorso. «L’ossessione del profitto economico e l’efficientismo della tecnica mettono a rischio i ritmi umani della vita. Il tempo di riposo, soprattutto quello domenicale — è stato il monito — è destinato a noi perché possiamo godere di ciò che non si produce e non si consuma, non si compra e non si vende». Un’esortazione non caduta nel vuoto, almeno da parte della Cassazione, che ha dato definitivamente ragione a un dipendente sessantenne di fede cattolica delle Poste sanzionato con la sospensione dal lavoro per un giorno (e privato della relativa retribuzione) per non essersi presentato in azienda per due domeniche. I Supremi giudici hanno confermato la sentenza della Corte d’appello di Milano del 17 settembre del 2010 e, respingendo il ricorso delle Poste, hanno sottolineato come il datore di lavoro, in base al diritto alla libertà di impresa, può organizzare turni domenicali ma non può infliggere — fino al raggiungimento di un’intesa sindacale — provvedimenti ai dipendenti che, per motivi di culto, non intendono lavorare. Nel 1999 le Poste, in via sperimentale, avevano introdotto il turno domenicale nel centro meccanizzato di Peschiera Borromeo e poi lo avevano esteso ad altri reparti senza però raggiungere un accordo con i sindacati. La situazione — è stato ricordato nel verdetto — aveva generato proteste da parte dei lavoratori cattolici, che intendevano la domenica «come momento religioso e di pratica di fede». Alcuni sindacati avevano contestato l’imposizione del turno domenicale e Luigi L., nel 2004, aveva aderito all’iniziativa comunicando di non voler lavorare nelle giornate festive domenicali e cristiane. Per due domeniche si era assentato dal lavoro, dando però la disponibilità a recuperare. Ma dall’azienda era arrivata la sanzione e lui l’aveva ritenuto sproporzionata. Già i giudici di merito avevano dato atto del fatto che «esisteva una iniziativa sindacale in corso e una richiesta individuale di non assegnazione a turni domenicali per motivi di religiosi, circostanza di cui le Poste erano a piena conoscenza, e che portarono, nel periodo immediatamente successivo alla soppressione del turno domenicale». E ora la Cassazione ha dato ragione alla loro impostazione. |
Giornale di Brescia, 20/02/2016 ore 14.58 |
Giornale di Brescia, 14 febbraio 2016 Nel parcheggio. Una sistemazione temporanea già adottata anche in passato per altri interventi, sarà così garantito l’accesso ai servizi pure durante il periodo di esecuzione dell’importante intervento di ristrutturazione, al termine i cittadini disporranno di un ufficio più sicuro, funzionale e accogliente. Nessun disguido quindi, il paese non rimarrà sguarnito, i lavori erano comunque necessari per sostituire i macchinari e per rimodernare i locali dell’ufficio, che sentono senza dubbio il peso degli anni. Il cantiere. Da domani partono quindi i lavori per il restyling completo, i servizi saranno come detto garantiti dall’ufficio postale mobile, una struttura ad alta tecnologia accessibile come un normale sportello e dotato di particolari sistemi di sicurezza. Gli orari di apertura al pubblico saranno dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35. Non solo, a partire dal 16 febbraio e per tutta la durata dei lavori la consegna di raccomandate, assicurate e atti |
Il Fatto Quotidiano di Antonio Massari | 13 febbraio 2016 |
Giornale di Brescia, 13 febbraio 2016 Proposta. L’indicazione ai 25 membri dell’organo direzionale è arrivata dal segretario generale, Enzo Torri che, entrato in Cisl nel 1980, lascerà la guida del sindacato il prossimo 3 marzo (giorno del Consiglio generale), insieme a Giovanna Mantelli, che pure andrà in pensione. E la «mia proposta è stata largamente condivisa» ha spiegato Torri. Francesco Diomaiuta sarà il successore e - come lui stesso ha ribadito, nonostante i due anni che lo separano dalla pensione -, non sarà un «segretario ponte». Anzi, tutt’altro. Sarà un segretario a tutti gli effetti. «Mi sento legittimato a fare tutto, in continuità con chi mi ha preceduto. Posso essere un traghettatore ma del tempo che stiamo vivendo, per cogliere le sfide di un mondo che sta cambiando. Così come sta cambiando anche la Cisl». Le parole chiave per Diomaiuta sono almeno due: «Contrattazione e territorio, allargando la sua attenzione alle periferie».Ma «il mestiere del sindacalista è contrattare, cercando di creare anche nuove tutele». Guida a tre. A far parte della squadra del futuro segretario generale della Cisl ci saranno Alberto Pluda, attuale segretario della Fisascat, e Laura Valgiovio, già oggi in segreteria, tra un anno in pensione. «Il primo arriva da una categoria che ben rappresenta quel mondo del lavoro in continua evoluzione. La seconda è espressione storica del manifatturiero e dell’industria, campo in cui serve una forte contrattazione e in cui servono persone in grado di farla proprio grazie alla loro esperienza». Quanto ai rapporti con gli altri sindacati Francesco Diomaiuta ha le idee molto chiare: «In continuità con quanto fatto da Torri,sarà un rapporto di collaborazione pur nella distinzione e nella chiarezza. Certo con una filosofia sindacale diversa che si basa anche su una riqualificazione dei diritti, a cominciare da quello al lavoro, favorendo azioni che creino occupazione». La novità. L’idea di una segreteria a tre precorre i tempi, dal momento che diventerà la regola solo con il Congresso del
2017. Viene definita «strategica e diprospettiva» da Alberto Pluda che aggiunge:«Per me sarà davvero un bel salto. |
Brescia Oggi - sabato 13 febbraio 2016 ECONOMIA, pagina 33 |
Il FattoQuotidiano.it di Daniele Martini 5 febbraio 2016 |
La stampa - 07/02/2016 di GIACOMO GALEAZZI, ILARIO LOMBARDO |
Brescia oggi - domenica 07 febbraio 2016 PROVINCIA, pagina 25 CORTE FRANCA. Appello dalla Franciacorta Gli esodati bussano alle porte del Governo |