LA STAMPA DI NOVEMBRE 2016
Giornale di Brescia, 27 novembre 2016 SERVIZI E DISSERVIZI Da due settimane non ricevo posta né raccomandate Da due settimane e mezzo non ricevo posta . Né giornali e riviste a cui sono abbonata, né tanto meno bollette che avrei dovuto pagare e che, se mai arriveranno, sarò costretta a pagare con la mora . Per non parlare di lettere ed altra corrispondenza personale. Abito nel cuore di Brescia, non in uno sperduto paesino di montagna. Leggo sul GdB che ben 8 tonnellate di posta giacciono negli uffici postali e che il personale è stato ridotto. Tuttavia non c’è soluzione e, con l’avvicinarsi del Natale, la situazione non può che peggiorare. Nemmeno due raccomandate non mi sono giunte. Trovo che non sia degno di un Paese civile. Maria Vino Brescia |
Brescia Oggi - venerdì 25 novembre 2016 PROVINCIA, pagina 29 IL CASO. Tra loro Beppe Zani di Corte Franca Una delegazione di dipendenti postali esodati (composta da tre bresciani ed un romano: Emilio De Martino, Beppe Zani, Adele Bono e Renato Gorno) è stata ricevuta dal presidente della Commissione Lavoro della Camera l'ex ministro Cesare Damiano al quale sono state consegnate le 1641 firme raccolte in calce alla petizione con la quale si chiedeva di riprendere la discussione sul mancato riconoscimento della «Buonuscita».«Abbiamo ripreso - spiega Beppe Zani di Corte Franca - i passaggi che hanno portato a questo ingiusto trattamento ed evidenziato che tra chi è transitato dal pubblico al privato solo i dipendenti postali hanno avuto questo trattamento». «Cesare Damiano ha anche detto - aggiunge l'ex dipendente postale - che la gravità dell'attuale situazione pone il nostro problema in condizioni di non priorità. Tuttavia si impegna a chiedere che il Governo risponda in commissione lavoro all'interrogazione dell'on. Marialuisa Gnecchi». F.SCO. |
GIORNALE DI BRESCIA - Giovedì 17 novembre 2016 – BRESCIAEPROVINCIA cronaca@giornaledibrescia.it Flavio Archetti La nuova modalità di consegna della posta «a giorni alterni » è partita da soli dieci giorni, mail Centro di smistamento postale (Cpd) di via Dalmazia, in città, è già in tilt, con accumuli di lettere, raccomandate, pacchi e stampe in giacenza che si aggirerebbe sugli 8mila chili. Colpa della riduzione delle zone di recapito e di conseguenza del numero dei portalettere, passato da 119 a 87, con un taglio di risorse quantificabile a Brescia nel 26% quando però le quantità di posta in arrivo e da lavorare giornalmente sono rimaste uguali.
«In un giorno 150 raccomandate» La testimonianza
In tilt anche gli uffici della provincia, straordinari per i postini Montagne di posta in giacenza e portalettere che si sobbarcano ore straordinarie non pagate per riuscire a liberare il loro
Per gli abbonati del GdB soluzioni personalizzate La rivoluzione postale sta coinvolgendo anche i giornali quotidiani, determinati a garantire agli abbonati la loro costante presenza, nonostante il momento difficile. |
Brescia Oggi - giovedì 17 novembre 2016 PROVINCIA, pagina 20 Anche Montisola sta pagando pegno per la «riorganizzazione» di Poste Italiane: dimezzati i portalettere, la corrispondenza arriva a giorni alterni. A SOLLEVARE il problema è stato il circolo della Sinistra Montisolana, che sta distribuendo un volantino durissimo: «Da anni i Governi che si sono succeduti hanno fatto la scelta di privatizzare tutti i servizi pubblici. Le Poste Italiane, servizio indispensabile per i cittadini, svendute ai privati - è l'accusa -: e gli uffici postali dei piccoli paesi di montagna e collina vengono chiusi, facendo l'interesse di banche private». Il tono è accusatorio, ma l'accusa è di sostanza: i tagli non sono una novità, e ultimamente le cose sono vistosamente peggiorate. Fino a poche settimane fa, a Montisola, operavano in coppia due postini che si occupavano di recapitare lettere, fatture e giornali ognuno alla sua porzione di paese. Da pochi giorni invece uno dei due è stato dirottato sulla terraferma, a Iseo, raddoppiando di fatto il lavoro del collega sull'isola. Questo ha causato diversi disagi agli utenti. Primo fra tutti il fatto che a partire da ora, la posta verrà consegnata a giorni alterni e tutto diventa più difficile, più lento, più complicato. A bordo del suo scooter il postino non riesce infatti a coprire in tempi ragionevoli, nell'orario regolare di lavoro, tutte le frazioni. Se il lunedì consegnerà a Carzano e Siviano, il martedì passerà a Peschiera, Menzino e Sensole. Consegne a giorni alterni, per tutti. Senza contare che da un paio di mesi, anche il metodo di recapitare la posta dalla terraferma all'isola è cambiato: il postino si deve recare tutte le mattine agli uffici a Iseo, caricare sacchi e pacchi, trasportarli in battello prima e in bus poi a Siviano, sede dell'ufficio isolano, e da qui partire per la consegna. Ma così non va. |
Brescia Oggi - martedì 15 novembre 2016 PROVINCIA, pagina 23 Bei tempi quando tutti i giorni il postino suonava sempre due volte. Dall'ultima settimana di settembre il postino passa un giorno sì e uno no, e nell'alto Garda, con Comuni composti da frazioni spesso molto distanti fra loro, il disagio si fa sentire. Il nuovo sistema introdotto da Poste Italiane è strutturato secondo uno schema bisettimanale: lunedì, mercoledì, venerdì una settimana e martedì giovedì quella seguente. Emblematiche le ripercussioni è il caso dell'alto Garda: nei Comuni dall'entroterra vastissimo come Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale e Tremosine. A lamentarsi non sono solo i cittadini, ma gli stessi addetti al servizio del recapito della corrispondenza: «Adesso - spiega un portalettere, che per ovvi motivi preferisce mantenere l'anonimato - le lettere arrivano a giorni alterni, con noi postini impegnati in subzone di competenza: un giorno serviamo la zona A e il giorno dopo la zona B». La novità dovrebbe essere l'introduzione del postino «plus», un addetto che garantisce la consegna quotidiana di raccomandate e giornali, ma in alcuni Comuni non viene contemplato: «Qui da noi sulla sponda bresciana del lago il servizio è attivo fino a Gardone Riviera, poi basta. L'assurdità è ad esempio che il Comune limitrofo di Toscolano Maderno, che ha un numero di residenti quattro volte superiore a Gardone Riviera, non ha questo servizio. Non parliamo poi degli altri Comuni dove non si riesce a fare il giro di tutte le vie in un singolo turno e negli uffici cominciano ad accumularsi lettere. Se poi come venerdì a Gargnano c'è la festa patronale e gli uffici restano chiusi, certe zone non ricevono la posta per quattro giorni di fila».Un problema nuovo, di cui si sta prendendo coscienza. Prevedibili, a breve, proteste anche ufficiali da parte degli stessi sindaci. L.SCA. |
CORRIERE DELLA SERA - Sabato 12 Novembre, 2016 ROMA Costruire un robusto operatore per la gestione del risparmio privato. È l’obiettivo del progetto guidato da Poste Italiane che, insieme a Cassa depositi e prestiti e Anima Holding, ha presentato un’offerta a Unicredit per l’acquisto del Gruppo Pioneer Global Asset Management. Altre offerte vincolanti sono arrivate da Amundi, Macquarie e Ameriprise Financial, che controlla Threadneedle Asset Management. Le offerte sono state confermate dalla stessa Unicredit che con grande cautela precisa: «Non vi è alcuna certezza che queste trattative possano portare a alcuna transazione, né certezza in merito alle condizioni alle quali tale operazione possa procedere». Intanto le offerte, secondo gli insider, oscillerebbero tra i 3 e i 4 miliardi. |
Giornale di Brescia, 12 novembre 2016 Anche questa settimana non l’ho visto; forse è scomparso. Allora provo a telefonare. Dopo vari tentativi a numeri da cui nessuno risponde - o che se rispondono: non sanno,non è competenza loro, non è loro responsabilità - finalmente un funzionario bendisposto lo trovo. Non è scomparso, assicura, quello, il portalettere è solo ammalato e nessuno lo sostituisce. È gentile il funzionario, e per il giorno dopo mi fa recapitare la posta in arretrato. Ma dei settimanali, in particolare quello con i programmi TV, cosa ne faccio. E sì, gentile Direttore, che i denari con cui ho sottoscritto gli abbonamenti (uno peraltro è costituito da un Vs. dono) erano buoni. Passa un paio di settimane ma la speranza di guarigione del postino sembra vana, la corrispondenza non giunge. Allora ritelefono e il gentile funzionario mi dice che «probabilmente il disservizio dovrebbe terminare con la settimana entrante». Bene! Operazione riuscita. Illuso, tutto come prima: posta lumaca! Ed io che ritenevo quello postale un "servizio pubblico" la cui interruzione rappresentasse un illecito. Però il numero di telefono lo posseggo ancora ed il funzionario, ancora disponibile, mi precisa che sì il portalettere è guarito, ma che il disservizio ora è dovuto a problemi di smistamento, e che spera- ma non assicura - che in una ventina di giorni se ne possa venir fuori. Intanto la posta latita. |
Giornale di Brescia, 07 novembre 2016 Posta a giorni alterni e il problema degli abbonati Da qualche mese la posta viene consegnata a giorni alterni, potrebbe sembrare una cosa sopportabile perché cosa cambia ricevere la posta il giorno dopo? Sarebbe così se la consegna avvenisse entro tempi ragionevoli, ad esempio entro una settimana dalla spedizione, ma non è così, a me è capitato di spedire delle convocazioni un mese prima ed alla riunione metà delle persone erano assenti perché non avevano ricevuto l’invito. Quindi diciamolo chiaramente: le poste italiane una volta funzionavano bene, ora un po’ meno, cosa è cambiato? Io non lo so forse i tagli al personale? Forse l’organizzazione centrale o quella periferica? Certo è che gli inconvenienti si vedono, prendiamo ad esempio la consegna del quotidiano, chi ha l’abbonamento con consegna postale ora lo riceve il giorno dopo, ed è grave perché si sa, il giornale vecchio non serve proprio a niente. Ed allora cosa fare? Semplice, l’anno prossimo nessuno farà l’abbonamento ed il giornale bisognerà andare a prenderlo in negozio. Vi sembra cosa da niente? Io abito in una frazione, tirare fuori la macchina dal garage, tutti i giorni, scendere in paese a prendere il giornale e ritornare, ...non credo, io mio malgrado caro direttore mi trovo costretto a rinunciare all’abbonamento al giornale di Brescia. Gentile lettore, il tema del servizio postale a singhiozzo affligge purtroppo molti Comuni della provincia e finisce con il coinvolgere direttamente anche noi e i nostri abbonati, ma non dappertutto. Approfitto della sua accorata lettera per rassicurare i nostri lettori che nei 40 paesi che da questa settimana si vedranno recapitare la posta giorno sì giorno no la distribuzione dei giornali (così come quella delle raccomandate) viene comunque garantita nel quotidiano. Diversamente avviene per gli abbonati di altri 18 Comuni (compreso il suo) che dal giugno scorso hanno la possibilità di optare per la fruizione digital del giornale o di affrancarsi all’edicola più vicina, che in alcuni casi garantisce anche servizio a domicilio. In ogni caso il suo sconforto è anche il mio: togliere i servizi alle periferie significa allontanarle sempre più. (n.v.) |
Brescia Oggi - sabato 05 novembre 2016 ECONOMIA, pagina 29 |
Brescia Oggi - sabato 05 novembre 2016 - ECONOMIA, pagina 31 |
CORRIERE DELLA SERA Sabato 5 Novembre, 2016 Poste, oltre 3 mila lavoratori in piazza Secondo Cisl e Cgil l’adesione è stata pari al 70%, secondo l’azienda tra il 36 e il 38%. Oltre 3 mila i lavoratori di Poste italiane in agitazione davanti al palazzo di Borsa italiana a Milano per protestare contro l’ulteriore tranche di privatizzazione di una quota dell’azienda allo studio dell’azionista Tesoro. |
Giornale di Brescia, 01 novembre 2016 Il postino suona a giorni alterni La «rivoluzione» arriva anche in città Paola Gregorio IN SCIOPERO CONTRO LA «PRIVATIZZAZIONE» Flavio Archetti |