LA STAMPA DI DICEMBRE 2016
Giornale di Brescia, 23 dicembre 2016 |
Giornale di Brescia, 21 dicembre 2016 I problemi. Le richieste. |
Giornale di Brescia, 18 dicembre 2016 POLEMICA Nei giorni scorsi ho letto una lettera di un delegato Cisl su questa rubrica. Volevo chiedere al signor delegato (che tanto osanna e-commerce o come diavolo si scrive), se nei prossimi giorni, si prende cura delle mie sette commesse, causa chiusura e ridimensionamento, per e-commerce. E poi dove pagano l’Iva e le tasse questi, e in che percentuale? Dato che in Olanda, Slovenia ecc. l’Iva non è al 22%. A questo sindacalista stanno più a cuore il benessere degli operai o le grosse società all’estero? |
iN Chiari Week - VENERDÌ 16 DICEMBRE 2016 CHIARI (bhd) A farne le spese sono comunque i cittadini che hanno lamentato ritardi nella consegna della posta e della qualità del servizio. |
iN Chiari Week - VENERDÌ 16 DICEMBRE 2016 |
iN Chiari Week - VENERDÌ 16 DICEMBRE 2016 |
Giornale di Brescia, 13 dicembre 2016 Anche nell’Ovest Poste nel caos: a Chiari il centro è al collasso I dipendenti del punto di smistamento hanno scritto ai sindacati: «Situazione insostenibile» Il dicembre nero di poste, pacchi e raccomandate non riguarda solo la situazione di Brescia città. Anche nell’Ovest Bresciano le lamentele fioccano, soprattutto a causa della consegna a giorni alterni e della mole impressionante di pacchi in smistamento, complice il periodo festivo e l’accordo stretto tra Poste e Amazon. Criticità. La situazione più critica è al Cpd (centro primario di distribuzione) di via dell’Agricoltura a Chiari, dove passa la posta di mezzo Ovest Bresciano, per un totale di oltre 50mila abitanti. Nei giorni scorsi una trentina di lavoratori del centro - di fatto, la totalità - hanno recapitato una lettera ai sindacati e alla direzione di Poste Brescia, dove si lancia un grido di allarme e sofferenza: «La nuova organizzazione del recapito a giorni alterni - spiegano i lavoratori - sta creando enormi difficoltà in tutte le fasi di lavorazione e distribuzione. In primo luogo, riscontriamo che la quantità di posta giornaliera è mediamente raddoppiata. A questo si aggiungono tutti gli oggetti a firma - come le raccomandate - che, come noto, vengono distribuiti a giorni alterni comportando un aumento notevole dei tempi di lavorazione». La situazione. Condizioni di lavoro decisamente peggiorate, con conseguenti disagi per gli utenti e ulteriori difficoltà per chi è costretto a operare, anche perché «la quantità di corrispondenza dovuta alla situazione esposta in precedenza porta a un carico eccessivo sui motomezzi. Inoltre, i palmari non funzionano in modo regolare e creano stress e notevole perdita di tempo». Secondo gli operatori del servizio clarense, «non è possibile continuare il nostro lavoro in queste condizioni e riteniamo che quanto segnalato porti a una paralisi di tutto il servizio, con conseguenze gravi per l’occupazione in futuro». Gli operatori chiedono quindi soluzioni, in tempi rapidi. La deadline è fissata per l’anno prossimo: un appello rivolto sia alla direzione che ai sindacati, con la minaccia di stracciare le tessere. La richiesta. «Chiediamo - si legge in chiusura della lettera - agli organi predisposti alla tutela della sicurezza un sollecito intervento poiché, considerato l’aumento del carico di lavoro, non è più garantita la nostra incolumità, mentre ai sindacati di risolvere con urgenza questi problemi e per creare le condizioni di sicurezza e qualità che oggi sono completamente disattese. Diversamente, entro la fine dell’anno restituiremo le tessere sindacali». Parole dure per una situazione molto pesante, quella dell’Ovest Bresciano, che Giovanni Punzi, segretario provinciale del sindacato più rappresentativo, l’Slp-Cisl, dice di «conoscere bene»: «La nuova organizzazione interna - spiega -, unita alle festività, ha provocato carichi impressionanti di lavoro. Per questo fino all’8 gennaio è stato indetto uno sciopero delle prestazioni straordinarie. L’azienda ha comunicato che per ora non intende tornare all’organizzazione precedente. Abbiamo proposto, almeno questo mese, un potenziamento richiamando in servizio alcuni dei tempi determinati scaduti, per poi ritrovare un nuovo equilibrio dopo l’Epifania». |
CORRIERE DELLA SERA - Venerdì 9 Dicembre, 2016 Poste Italiane, dal 10 gennaio la raccomandata sale a 5 euro Dal 10 gennaio 2017 aumenta il costo di raccomandate e assicurate spedite tramite Poste Italiane. La classica raccomandata per l’Italia tra un mese salirà da 4,5 a 5 euro. Più in dettaglio le modifiche tariffarie riguardano le tariffe della Posta Raccomandata, che saranno incrementate in tutti gli scaglioni di peso. La tariffa per gli invii fino a 20 grammi varierà da 4,5 a 5 euro. L’aumento sarà applicato anche alle comunicazioni connesse alle notifiche. Cambieranno anche, con varie modalità, le tariffe per alcuni prodotti raccomandati particolari (Raccomandata PRO e Raccomandata Smart). Ma non solo. Aumentano anche le tariffe della Posta Raccomandata Internazionale: la tariffa per gli invii fino a 20 grammi per la Zona 1 (Europa e Mediterraneo) salirà da 5,95 a 6,6 euro. Le tariffe dell’Atto Giudiziario saranno incrementate in tutti gli scaglioni di peso. La tariffa per gli invii fino a 20 grammi passerà da 6,6 a 6,8 euro. Le tariffe della Posta Assicurata saranno incrementate negli scaglioni di peso successivi al primo (cioè oltre i 20 grammi) e per tutti i valori assicurati previsti. Per esempio, la tariffa per gli invii di valore fino a 50 euro e di peso da 20 a 50 grammi salirà da 6,9 a 7,25 euro. Anche le tariffe della Posta Assicurata Internazionale saranno aumentate negli scaglioni di peso successivi al primo. Inoltre, per Pieghi di libri e Pieghi di libri a tariffa ridotta editoriale sarà incrementato il diritto di raccomandazione da 2,35 a 3,35 euro. |
Brescia Oggi - giovedì 08 dicembre 2016 - PROVINCIA, pagina 23 |
Brescia Oggi - giovedì 08 dicembre 2016 - LETTERE, pagina 53 |
Giornale di Brescia, 7 dicembre 2016 prima pagina Poste ancora in affanno tra tagli, pacchi e «picchi» |
Giornale di Brescia, 7 dicembre 2016 pagina 10 BRESCIA E PROVINCIA cronaca@giornaledibrescia.it Disagi e disservizi - Il periodo nero delle consegne Poste sempre più in affanno tra giorni alterni, pacchi Amazon e «picco» in arrivo L’attenzione è massima, ma la situazione purtroppo non migliora. |
Giornale di Brescia, 7 dicembre 2016 - pagina 10 - BRESCIA E PROVINCIA cronaca@giornaledibrescia.it Il Black Friday. |
Giornale di Brescia, 7 dicembre 2016 - pagina 11 - BRESCIA E PROVINCIA cronaca@giornaledibrescia.it LA TESTIMONIANZA |
Giornale di Brescia, 7 dicembre 2016 - pagina 11 - BRESCIA E PROVINCIA cronaca@giornaledibrescia.it «Per il viavai dei camion dobbiamo parcheggiare fuori. E sono multe» Ogni giorno nel cortile del Centro primario di distribuzione di via Dalmazia entrano ed escono molti camion carichi di pacchi Amazon. Per lasciare posto ai mezzi l’azienda ha ordinato ai dipendenti di parcheggiare le auto fuori dal recinto. |
Giornale di Brescia, 7 dicembre 2016 - pagina 11 - BRESCIA E PROVINCIA cronaca@giornaledibrescia.it «L’e-commerce può portare nuove risorse» L’auspicio «La richiesta di nuovo personale destinato alle consegne per Brescia potrebbe concretizzarsi se trovasse continuità l’appalto di Amazon». Secondo il segretario della Slp Cisl, Giovanni Punzi, il lavoro avviato nelle ultime settimane con il gigante dell’e-commerce mondiale «è di grande importanza ». Fino a oggi, infatti, l’azienda ha coperto la mole di lavoro con l’assunzione di una settantina di giovani a tempo determinato. «Se la commessa fosse confermata - spiega Punzi - l’organizzazione del personale assumerebbe una fisionomia più stabile, anche perché il centro cittadino gestisce lo smistamento di questi pacchi verso tutta l’Italia con il solo centro di Piacenza. |
Giornale di Brescia, 7 dicembre 2016 - pagina 58 – Lettere al Direttore DISSERVIZI 1 Gentile Maria - e rivolgendomi a lei rispondo anche ai signori Ulisse e Luca, autori delle lettere che seguono - la sua testimonianza è specchio fedele di una provincia che soffre a macchia di leopardo.
DISSERVIZI 2
DISSERVIZI 3 |
Giornale di Brescia, 06 dicembre 2016 DISSERVIZI 1 Libretti postali, estinguerli diventa impresa impossibile Io e gli altri cointestatari (moglie, madre e sorella) abbiamo deciso di estinguere i seguenti Libretti postali: n. 00XXXXXXXXX2 (azzeramento deposito effettuato il 1° febbraio 2016, con versamento di 18,46 euro per recupero imposta di bollo effettuato in data 9 Settembre 2016). n. 00XXXXXXXXX5 (azzeramento deposito effettuato il 31 marzo 2016, con versamento di 20,51 euro per recupero imposta di bollo effettuato in data 9 settembre 2016 e con ulteriore versamento di 0,79 euro per recupero imposta di bollo effettuato in data 5 novembre 2016). n. 00XXXXXXXXX2 (azzeramento deposito effettuato il 1° febbraio2016, con versamento di 18,55 euro per recupero imposta di bollo effettuato in data 9 settembre 2016). n. 00XXXXXXXXX7 (azzeramento deposito effettuato il 31 marzo 2016, con versamento di 20,92 euro per recupero imposta di bollo effettuato in data 9 settembre 2016 e con ulteriore versamento di 0,38 euro per recupero imposta di bollo effettuato in data 5 novembre 2016), Mesi e mesi trascorsi senza poter concludere nulla nonostante le continue sollecitazioni da parte mia. Da non credersi nell’era dei computer, della comunicazione e dell’Immagine. Di recente la goccia che fa traboccare il vaso. Poste italiane scrive che i versamenti effettuati in data 5 novembre 2016 non sono andati a buon fine causa conto corrente non operante. Superfluo specificare che il numero di conto corrente era stato fornito da Poste italiane. Di sicuro io e gli altri cointestatari non abbiamo alcuna intenzione di pagare l’imposta di bollo per l’anno 2017 perché non può esserci imputata negligenza. Naturalmente prima di scomodare il Giornale di Brescia ho scritto al Sevizio Clienti di Poste italiane, senza ottenere risposta alcuna. Non c’è altro da aggiungere. Ciascun lettore tirerà le proprie conclusioni. DISSERVIZI 2 Il quotidiano che arriva il giorno dopo A proposito di (dis)servizi postali, segnalo un episodio minore, ma significativo riguardante la distribuzione della posta. Sabato 3 dicembre ho ricevuto (cosa che non tutte le settimane avviene) il Giornale di Brescia e con quello odierno c’era anche quello del 2 dicembre. Il 2 dicembre invece ho ricevuto quelli di mercoledì e giovedì. Luigi Pintor ha scritto anni fa che «il giornale di ieri è buono solo per incartare il pesce»: aveva ragione ed io inoltre non mangio pesce. |
Giornale di Brescia, 03 dicembre 2016 prima pagina Disservizi |
Giornale di Brescia, 03 dicembre 2016 pag. 12-13 In via Dalmazia si smistano gli ordini dell’e-commerce, mentre la posta bresciana finisce a Milano e a Verona Assunzioni. Da Amazon sono arrivate comunque anche buone notizie. La multinazionale Critiche. Ferma sulle sue posizioni iniziali Uil Poste.«Avevamo valutato positivamente l’accordo di settembre 2015 - ha ricordato il segretario cittadino Angelo Lo Presti - che prevedeva riduzioni moderate delle consegne con punte massime del 20%. Riteniamo invece sbagliato l’accordo di febbraio 2016, da noi non siglato, che taglia fino al 50%. Lo faremo presente di nuovo nell’incontro che l’azienda avrà con i sindacati lombardi il 19 dicembre a Roma, così come non mancheremo di sottolineare due necessità fondamentali: gestire meglio la distribuzione dei pacchi (un portalettere con il motorino come può caricarsene 20 o 30?) e fornire il personale di palmari efficienti e finalmente funzionanti, perché i postini perdono ore per l’incapacità delle memorie elettroniche di contenere la registrazione delle raccomandate quando sono numerose». |
Giornale di Brescia, 03 dicembre 2016 pag. 13 La vicenda |
Giornale di Brescia, 03 dicembre 2016 pag. 13 «Aumentano i volumi di posta. Chiediamo più personale» Il Sindacato |